SAN SPERATE. La protesta degli studenti conto l'Arst
«Dateci più corse per i pendolari»
Mercoledì 17 gennaio 2007
«Le corse non bastano, si viaggia male e in troppi. Stipati come sardine, oppure si corre il rischio di non poter salire sul pullman perché ci sono già troppi passeggeri in piedi». Stefania Spiga, studentessa di San Sperate iscritta nella facoltà di Scienze politiche a Cagliari, ogni mattina alle 7.25 aspetta la corriera sotto la pensilina della fermata sperando di poter arrivare a lezione in orario. E come lei tanti altri ragazzi, tanti lavoratori, molti pendolari. «Da quando il numero degli abitanti di San Sperate è aumentato, e in questi ultimi anni i dati parlano da soli», dice Amalia Schirru, deputato al Parlamento eletta nella lista dell'Ulivo, «i servizi non riescono a rispondere alle esigenze dei cittadini. E per questo che andare a Cagliari è diventata quasi un'impresa con i servizi pubblici. Bisognerebbe aumentare il numero delle corse». Dalle 7 del mattino per andare in città ci sono quattro corse, l'ultima è alle 7.30. «La linea Brotzu è quella più affollata, ma non si tratta solo del numero esiguo di pullman, anche le condizioni dei mezzi sono pessime. Abbiamo infatti spedito una lettera di protesta contro l'Arst ma nessuno ha risposto», ribadisce Stefania Spiga.
L'assessore al Traffico e alla Viabilità di San Sperate, Angelo Schirru, conferma i disagi ma spiega che la situazione è comunque sotto controllo. «Ho già chiamato il responsabile dell'Azienda di trasporti informandolo del disagio verificatosi e chiedendo che alle fermate venissero presi i passeggeri. Mi hanno confermato che probabilmente si è verificato un disguido. Inoltre, da parte dei cittadini non mi è stato comunicato che le corse non bastano e che quindi sarebbe necessario aumentarle».
Maura Pibiri