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lunedì 21 febbraio 2011

Youdem: intervento Valentina Sanna


L'intervento di Valentina Sanna, presidente dell'Assemblea Regionale del PD sardo, alla Conferenza nazionale delle donne democratiche.

domenica 20 febbraio 2011

Sappiate andare più avanti di quello che ha saputo fare la mia generazione


"... Pensando alle giovani. Penso a tre cose. Il Governo, il lavoro. Un'idea diversa di società: la scoperta dell'altro, la relazione con l'altro, la mitezza. Non basta essere leader, ma come si vuol essere leader? Quale leadership? Quali modelli?
Noi, con grande radicalità, dobbiamo liberarci da ogni forma di subalternità al berlusconismo. Dobbiamo esercitare una leadership di persone normali che condividono la vita con persone normali. Che non dicono io. Che non hanno il senso esasperato dell'apparire.
Lo direi ad una giovane: guarda che forse nell'immediato conta più quanto appari. Ma poi, con il passare degli anni ti ritrovi con le donne che ti dicono "Mi ricordo quello che hai fatto". Non quello che hai detto o come sei apparsa! Ricordatevelo.
E allora i beni comuni, la politica, la generosità. Noi abbiamo bisogno di tanta generosità nella politica. E noi donne, dobbiamo essere esempio. Questa conferenza ha anche il senso del passaggio del testimone. Voglio che una nuova generazione di donne diventi leader di questo partito! Voglio che una nuova generazione di donne diventi leader di questo partito! Altrimenti mi sento una sconfitta.
E alle giovani, voglio dire una cosa. Bisogna saper riconoscere le madri. Anzi, il problema della Repubblica è che bisogna riconoscere una genealogia femminile. In un paese in cui ci si dimentica persino di Nilde Iotti e Tina Anselmi. Dobbiamo costruire una genealogia femminile. Madri e figlie.
E alle giovani direi: sappiate andare più avanti di quello che ha saputo fare la mia generazione. Siate leader in prima persona. Non siate soltanto le fedeli alleate dei leader, ma siate leader in prima persone. Per essere leader in prima persona, però bisogna essere generose e fare un grande gioco di squadra. Altrimenti si è soltanto delle solitarie e l'esperienza ci dimostra che le solitarie individue non conoscono nessuna autorevolezza."

Livia Turco
Conferenza Democratiche, Roma 18 febbraio 2011

Conferenza nazionale delle donne | Roma, 18-19 febbraio



Si è svolta a Roma la prima Conferenza Nazionale delle Donne Democratiche, dopo le Conferenze Provinciali e le Conferenze Regionali, che si sono tenute in tutta Italia nei mesi scorsi per eleggere collegialmente nei territori le coordinatrici o i coordinamenti di questo nuovo strumento del Pd, compiendo un decisivo passo in avanti nella costruzione dell’alternativa di programma e di schieramento al centrodestra.
Circa mille delegate a confronto, per discutere ed esporre le proposte elaborate nelle strutture territoriali del Partito, hanno eletto Roberta Agostini, Coordinatrice nazionale delle donne Democratiche.
Il Pd si aspetta un contributo determinante da questo nuovo organismo, che rappresenta il punto di approdo di un lungo lavoro organizzativo e di contenuti, frutto anche delle elaborazioni e delle consapevolezze passate, ma rivolto a superare il buio e pericoloso berlusconismo. I temi al centro delle proposte che le donne democratiche vogliono rivolgere al Paese, punti di partenza di una Conferenza nazionale permanente, riguardano in particolare: il lavoro, la riforma del Welfare, la democrazia paritaria, la rappresentazione delle donne italiane. Come hanno dimostrato le straordinarie manifestazioni dello scorso 13 febbraio in più di 200 piazze, ‘dalle donne può partire davvero il risveglio dell’Italia’.
Hanno accettato l'invito a partecipare alla Conferenza, anche alcune rappresentanti tunisine. Neila Jirad, tunisina, del Partito Ettajid, e Silvia Finzi, italo-tunisina, tra i fondatori del Circolo Pd di Tunisi. La loro testimonianza è stata utile per offrire al nostro Paese uno sguardo approfondito verso un'area geopolitica al centro di grandi trasformazioni e per mostrare in che modo e con quale impegno e dedizione le donne del Maghreb stiano contribuendo alla transizione democratica dei loro Paesi.
Tra gli applausi di una variegata platea femminile, con un abbraccio sul palco tra Rosy Bindi e Bersani si è aperta così la prima Conferenza nazionale delle donne democratiche, sullo sfondo di un filmato proiettato nella sala del Teatro Capranica, che ha ripercorso le conquiste più importanti realizzate dalle donne italiane nel corso della storia.
La Presidente dell’Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi, ha subito evidenziato come la

giovedì 17 febbraio 2011

Quanto sono attivi i parlamentari sardi? Leggilo su Openpolis.

Previti dorme in Parlamento
Rizzo lo ricorda sul Corriere della Sera il 14 febbraio scorso: "Una sola legge sfornata in quarantaquattro giorni. E non siamo nel bel mezzo della calura estiva o nel pieno della campagna elettorale. Per giunta, non si può certamente dire che sia stato un provvedimento particolarmente impegnativo per il Parlamento: la conversione in legge di un decreto approvato dal governo a novembre dello scorso anno sui rifiuti della Campania. Il bilancio dell'attività legislativa di Camera e Senato dal primo gennaio 2011 è tutto qua. Un vuoto senza precedenti, che difficilmente sarà colmato.".

In una situazione di questo tipo, inconcludente, non è sicuramente difficile spiegarsi perché gli italiani siano sempre meno innamorati della politica.
Buona prassi per un cittadino informato e consapevole è sicuramente quella di monitorare con costanza l’operato dei propri diretti rappresentanti. Si deve imparare ad essere più vigili nei confronti delle Istituzioni, denunciandone le inefficienze e pubblicizzando le buone prassi, nell’ottica di una trasparente e informata partecipazione civica.

E allora, sollecitati -speriamo- da imminenti elezioni e da un post pubblicato su Fb, siamo andati a vedere quanto sono attivi i nostri parlamentari sardi. Non è difficile, specialmente di questi tempi, reperire le informazioni, che sono pubbliche e assolutamente imparziali. La fonte scelta è l'indice di attività sul sito di OpenPolis, un indice puramente quantitativo che prende in esame il numero e la tipologia e di atti prodotti dai parlamentari in modo da poterli confrontare tra di loro. E abbiamo scelto di stilare una classifica dei rappresentanti sardi del PD.

Alla Camera, nettamente prima su tutti, la nostra compaesana Amalia Schirru: tredicesima su 630 deputati e tra i primi dieci più attivi del gruppo PD (è nona). Unica fino ad ora, anche ad aver pubblicato un resoconto di metà mandato, lo potete leggere sul suo sito, cliccando qui.

Ricapitoliamo quindi, alla Camera:
1' (13' su 630): Amalia Schirru
2' (187' su 630): Paolo Fadda
3' (188' su 630): Guido Melis
4' (192' su 630): Caterina Pes
5' (219' su 630): Giulio Calvisi
6' (326' su 630): Siro Marroccu
7' (533' su 630): Arturo Parisi

1' (56' su 322): Scanu Gianpiero
2' (117' su 322): Francesco Sanna
3' (199' su 322): Antonello Cabras

Continueremo nei prossimi giorni con la Regione, la Provincia e il Comune. Livelli in cui però è più difficile reperire i dati necessari.

domenica 13 febbraio 2011

Rassegna stampa: Se Non Ora Quando


Quasi cinquemila a Cagliari, diverse migliaia anche a Sassari, Oristano, Nuoro e svariati comuni grandi e piccoli dell'isola. La Sardegna ha risposto con grandi numeri all'appello del comitato organizzatore 'Se non ora quando' in difesa del ruolo delle donne e della legalita', dopo l'esplosione del caso Ruby.
Nel capoluogo sardo una folla si e' radunata sul lato porto in piazza Deffenu. Oltre alle donne corposa e' stata anche la presenza di uomini, studenti, giovani e intere famiglie. Le note delle canzoni popolari femminili si diffondo dal palco dove si sono alternati interventi e artisti. Bandite le bandiere di partito, a dare colore sono state sciarpe bianche, mimose, cartelli satirici contro il premier, uno su tutti: 'L'Italia non e' un bordello'. Preso d'assalto il banchetto: 'Un volume in cambio di un pensiero', e, a far da contraltare alla manifestazione nella penisola con le mutande stese (pro-Premier), al filo erano appesi foglietti con poesie, pensieri, desideri. Hanno aderito un gran numero di personalita' del mondo dello spettacolo, cultura, cattolici, rappresentanti delle istituzioni, e in maniera trasversale, degli schieramenti politici, con il centrosinistra sardo quasi al completo: Renato Soru, Graziano Milia, Massimo Zedda, Luigi Cogodi, Claudia Zuncheddu, Amalia Schirru. Silvio Lai, segretario generale del Pd ha preferito essere presente a Sassari.
'E' un dovere morale essere qui per respingere una cultura che mortifica le donne', e' il pensiero condiviso da piu' interventi. 'Solidarieta' a Ruby - ha affermato la consigliera provinciale Pd Rita Corda - e a tutte le donne vittime della tratta, la nuova schiavitu''. Soddisfatti gli organizzatori: 'non ci aspettavamo una risposta cosi' massiccia - ha detto Stefania Spiga - vista l'affluenza abbiamo dovuto dirottare il sit-in in questo spazio piu' ampio'. Inizialmente era stata individuato il piu' piccolo ritrovo delle badanti e colf dei paesi dell'est europeo 'donne che si guadagnano la vita col duro lavoro, rinunciando agli affetti per portare a casa il pane'. E' una piazza brulicante e vivace: 'solo un rammarico non ha regalato un completo successo: l'assenza di queste lavoratrici, questa volta non siamo riuscite a coinvolgerle - afferma la pittrice Rosanna Rossi - in futuro dobbiamo arrivare anche a loro'. (fonte ANSA)

sabato 12 febbraio 2011

Bersani: Berlusconi dimettiti!


Berlusconi insiste nel raccontarci che senza modificare l’art. 41 della Costituzione non è possibile far ripartire l’economia: è una balla. Basti pensare ad esempio che, con l’articolo 41 vigente, negli scorsi decenni fino al 1980, l’Italia è stato tra i paesi che cresceva di più al mondo. Siamo quindi ai diversivi, ai tentativi di distogliere l’attenzione dalle vere misure che andrebbero prese per far crescere il paese e che il governo non è in grado di prendere. 
Per questo noi stiamo lavorando a 41 proposte di liberalizzazioni che senza toccare la Costituzione, a costo zero e con effetti immediati possono abbassare i prezzi, sbloccare gli investimenti, creare lavoro portando vantaggi ai cittadini e alle imprese. 

Su beta.partitodemocratico.it/liberalizzazioni ho voluto mettere in rete già le prime 35 proposte, per discuterle ed integrarle anche con te. Alcuni progetti sono già depositati in Parlamento, altre sono idee che stiamo sviluppando. Tieni presente che uno dei provvedimenti che presentai negli anni scorsi, e che più ha avuto effetti positivi con un risparmio di circa due miliardi, è stata la norma che abolì la tassa sulle ricariche telefoniche. Fu una iniziativa che venne dal basso, una petizione promossa da un ragazzo che presentò all’Unione Europea una denuncia. E’ per questo che ti invito a segnalarci, sulla basa della tua esperienza quotidiana, i settori di intervento possibile. 

Lo facciamo perché l’Italia ha bisogno di una nuova stagione di liberalizzazioni a tutto campo. Quando sono stato ministro ho visto che anche piccoli progetti, in realtà, contano molto nella vita delle persone. Queste sono proposte che si occupano di farmaci, carburanti, energia, banche, poste, assicurazioni, professioni e commercio. Dei problemi degli italiani. Tra qualche settimana, anche con il tuo aiuto, avremo 41 norme ad effetto immediato da contrapporre alla propaganda di Berlusconi. 

a presto,
Pier Luigi

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giovedì 10 febbraio 2011

Dal Comitato 13 febbraio - Cagliari


“Per 'ridare dignità all'Italia' e per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio, domenica 13 febbraio anche a Cagliari, migliaia di cittadini si ritroveranno in Piazza Ingrao (ex Piazza Amendola, lato via Roma) per “Se non ora quando”, un appuntamento che promette di essere solo il primo di una serie.

Anche nel capoluogo sardo, l’idea è nata dal basso, da un appello di donne e uomini a cui hanno aderito le associazioni: Amistanzia, Anpi, Arci, Art. 21 Liberi di, Associazione Onlus – Progettare il Futuro, CGIL Camera del lavoro, CGIL Nuovi diritti, le donne della Cineteca sarda – Società Umanitaria, CUEC, Donne in Movimento, Edizioni Sole, Federconsumatori Cagliari, Fondazione Luca Raggio, Lavoro & Welfare Sardegna, Socialismo Diritti e Riforme, Tiligù, Udu Cagliari. Tra le sigle politiche, che fanno capo tutte al centrosinistra, il Coordinamento donne IDV, donne e uomini del PD, donne e uomini di SEL.

Si ritroveranno per le 10:30 in piazza Ingrao, storicamente dopo-lavoro per “is zeraccheddus e is zeraccheddas”, ovvero i lavoratori che dalle campagne si trasferivano in città per stare a servizio delle famiglie benestanti e oggi, in una sorta di continuità storica, luogo di ritrovo nel tempo libero per le badanti provenienti soprattutto dei Paesi dell'est europeo. La manifestazione non è promossa per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividerle in buone e cattive. Si chiede dignità e rispetto per tutti. La manifestazione è promossa dalle donne, ma la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta, facendo appello alle voci maschili d'Italia, troppo silenti.

Sono previste una serie di letture, performance di musica e teatro. Hanno dato la loro disponibilità le artiste Rita Atzeri e Clara Murtas, l’attore Elio Turno Arthemalle, ma tanti altri si sono resi disponibili. Presenterà la giornalista Claudia Sarritzu. L'idea è quella di reinterpretare canti popolari femminili e letture di brani letterari e articoli giornalistici.

Da Facebook, da cui è partito il passaparola e dove il gruppo del comitato promotore ha ormai superato le 2.000 adesioni, si chiarisce che nella piazza sono graditi, non solo sciarpe bianche ma anche cartelli e striscioni.

Gli organizzatori anticipano che non ci saranno né sigle politiche o sindacali, né bandiere. Nel corso della manifestazione si potranno esprimere desideri e interrogativi, che saranno raccolti in un elenco. Presente anche un banchetto per il book-sharing “LiberaLibri”, un angolo dove lo scambio e il dono di libri (soprattutto al femminile) sarà possibile lasciando in cambio le proprie impressioni sulla manifestazione.

Il PD aderisce alla manifestazione del 13 febbraio


Anche il Pd si mobilita per la manifestazione del 13 febbraio per la legalita'. La decisione, a quanto riferito da una nota, e' stata presa nel corso della segreteria che si e' riunita oggi.
"La segreteria nazionale del Pd ha apprezzato la mobilitazione straordinaria organizzata da diverse organizzazioni e personalita' femminili della politica, della cultura, dello spettacolo per il giorno 13 febbraio, mobilitazione destinata a difendere la dignita' della donna e a rimarcare il ruolo positivo e propulsivo che l'universo femminile ha nella societa' italiana", si legge nella nota.
"Pur nel rispetto dell'assoluta autonomia di queste iniziative, la segreteria del Pd ha deciso di chiedere ai propri iscritti di partecipare e sostenere la mobilitazione del 13 febbraio", si spiega.
Nel corso della riunione, poi, e' stato "preso atto della straordinaria e positiva risposta dei cittadini ben oltre i confini del Pd e dello stesso centrosinistra alla raccolta delle firme per mandare a casa Berlusconi".
Per questo, "la segreteria ha deciso di intensificare ancora di piu' questa iniziativa, coinvolgendo i cittadini stessi nella raccolta delle firme per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio".(fonte AGI)

venerdì 4 febbraio 2011

Se Non Ora Quando | CAGLIARI 13 FEBBRAIO



Anche a Cagliari il 13 febbraio si terrà l'iniziativa di mobilitazione delle donne e degli uomini "SE NON ORA QUANDO". Il sit in, nel quale sono previste delle letture spontanee, si terrà in piazza Amendola a Cagliari, dalle 10.30. 



NOI ADERIAMO, MA SENZA SIMBOLI E LE BANDIERE STAVOLTA LE LASCIAMO A CASA.

*** VADEMECUM DELLA MOBILITAZIONE***

- La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.
- La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.
- Siamo donne e uomini fiere/i e orgogliose/i. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte/i. Siamo gelose/i della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo NON CI DEVONO ESSERE SIMBOLI POLITICI O SINDACALI AL SIT IN: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”.
- La manifestazione è promossa dalle donne, ma – come diciamo nel nostro appello – la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
- Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.
- Il logo della manifestazione creato da Maddalena Fragnito può essere usato per fare magliette, spillette, bandiere, manifesti e tutto quel che di creativo vi viene in mente.

martedì 1 febbraio 2011

Inaugura il CENTRO GIOVANI!

Inaugura l'11 febbraio a San Sperate il CENTRO GIOVANI: ci sarà un internet point, una sala Tv e Video e una sala prove, con postazioni per le registrazioni musicali.
L'appuntamento è nella Biblioteca in via XI Febbraio alle ore 19.00.


Questi gli orari di apertura al pubblico:

lun_9.00/13.00

mar_mer_gio_ven_15.30/19.30

Questo il sito internet: