martedì 31 gennaio 2012

Laboratorio di partecipazione politica

Cari Democratici e Care Democratiche,

Vi comunico che Sabato alle ore 10.30 nell'Aula Teatro, in via Nicolodi, Cagliari averrà la presentazione del Laboratorio di Partecipazione Politica "Una scuola attiva per i giovani perché rinnovare la politica è nostra  responsabilità", che animerà la politica cagliaritana fino al 21 aprile.
Parteciperà al primo incontro Pippo Civati, giovane e attivo consigliere regionale lombardo del Partito Democratico con cui gli iscritti al laboratorio si confronteranno su ciò che la politica oggi rappresenta per loro.
Puntuali alle ore 10:30 inizierà l'incontro aperto a tutti.

Programma:
- Pd o non PD: that’s the question [Alberto Urgu intervista Pippo Civati]
- Il manifesto del partito dei giovani: Nuovi contenuti e nuovi metodi per la politica [Pippo Civati]
- Discussione, domande approfondimenti

Invitando tutti i partecipanti a una collaborazione attiva per la buona riuscita del laboratorio, ricordiamo a tutti che il ritardo è di destra!

Noi siamo per la sostenibilità e per il rispetto ecologico del tempo.

domenica 29 gennaio 2012

LAVORO E RIFORME

Orario lungo nel commercio: dall'hinterland arriva un coro di voci discordanti

SESTU. Il mondo del commercio nell'area attorno alla città capoluogo si sbriciola sulla liberalizzazione degli orari dei negozi prevista nella manovra del governo Monti.  Dissensi e perplessità si mescolano ad aperture e approvazioni.  A Sestu, sulla via Gorizia - la strada dello shopping per eccellenza, con un gruppo di operatori impegnati nella costituzione di un Centro commerciale naturale - si avverte un cauto ottimismo.  ‹‹L'apertura prolungata delle attività potrebbe costituire - azzarda Simone Muscas, responsabile dell'Ottica - un passo avanti verso il futuro per una battaglia ad armi pari con i colossi della grande distribuzione che si ritaglia spazi importanti sull'allungamento delle vendite. Senza trascurare il fatto che si darebbe un servizio in più ai lavoratori degli uffici e delle grandi aziende con la possibilità di fare acquisti in tutte le ore della giornata. O quasi. Unico dubbio? Il personale del settore andrebbe a ingrandirsi con il conseguente adeguamento del contratto di categoria››.  Sulla stessa sintonia d'onda Ilenia Pili, che gestisce una cioccolateria: ‹‹Per il nostro esercizio non cambierebbe quasi nulla. Di fatto, soprattutto durante l'estate - sottolinea - il bar-gelateria rimane aperto anche sino alle due del mattino. Il provvedimento potrebbe aprire nuovi orizzonti per portare i clienti a vivere la città anche durante la notte».  E dalla Corte del Sole arrivano soprattutto voci favorevoli. ‹‹Ritengo che gli orari liberi - rimarca tra le altre Sabrina Sitzia, responsabile del punto vendita De Blasio - possano portare una spinta verso l'alto degli affari. Certo, in un periodo di crisi come quello attuale, guai illudersi. Però per rilanciare il commercio occorre percorrere tutte le strade› ›.  Ma dall'impero dello shopping e del divertimento sull'ex Carlo Felice si registra qualche distinguo: ‹‹In realtà - sottolinea Francesca Medda, del Six Outlet - la sperimentazione dell'allargamento degli orari è stata fatta nel corso dell'estate con una notte bianca. E, purtroppo, non è stato un successo. Poi tenere sempre aperto potrebbe essere più costoso. La flessibilità andrebbe invece incontro alle esigenze dei clienti. Comunque sia, rispetteremo le decisioni della Policentro, titolare della struttura››.  

Un corso per apicoltori

Il corso sull'analisi sensoriale del miele fa il bis. Dopo le numerose richieste l'associazione apicoltori sardi Terrantiga di San Sperate ha organizzato la seconda edizione del corso di perfezionamento. La docenza sarà affidata ad uno dei massimi esperti nel settore, Lucia Piana, e le lezioni si svolgeranno ad aprile, dal 12 al 14, per un totale di 21ore. Alla fine del percorso formativo gli iscritti potranno sostenere l'esame che consentirà di diventare esperti in analisi sensoriale del miele. Oggi l'unica sede in Italia che permette di acquisire questo titolo è a Bologna, ma grazie a Terrantiga anche nell'Isola potranno essere formate queste figure specializzate. Il programma sarà coordinato da Francesco Caboni, della cooperativa Apistica Mediterranea. Info: 0709601926, direzione.terrantiga@gmail.com. (m.p.)

sabato 28 gennaio 2012

Aperta la circonvallazione, meno auto in centro a Villasor

Con l'apertura della circonvallazione a Villasor si accorciano le distanze e i tempi di percorrenza tra il territorio di Villacidro e il Cagliaritano.

Apre la circonvallazione sulla statale 196 all'altezza di Villasor. La fine dei disagi, fatti di giri tortuosi nella periferia della cittadina per le centinaia di automobilisti del Villacidrese che ogni giorni percorrono l'arteria diretti nell'interland cagliaritano, è arrivata con la decisione dell'Anas di aprire al traffico il primo tratto della strada (realizzata nel quadro dei lavori di raddoppio ferroviario della linea Decimo-San Gavino) che supera l'abitato di Villasor. Con l'apertura della circonvallazione si accorciano le distanze e i tempi di percorrenza tra il territorio di Villacidro e il Cagliaritano, allontanando al tempo stesso il traffico (specie dei mezzi pesanti) dal centro di Villasor che ha accolto, fino ad oggi, la statale nel cuore dell'abitato.
MARONGIU «Abbiamo avuto comunicazione dall'Anas dell'apertura della circonvallazione», commenta il sindaco di Villasor Walter Marongiu, che accoglie la decisone dell'ente con qualche scetticismo. «Premesso che non sono mai stato contrario all'apertura di quel tratto di strada, che è bene chiarire è di competenza dell'Anas e non del Comune di Villasor», osserva il primo cittadino, «si tratta di una buona notizia solo per gli automobilisti». Per loro, da giovedì scorso, il via libera ai pochi chilometri di statale nuova di zecca, significa l'addio al problematico transito nel tratto urbano della 196 a Villasor.
PETIZIONE Centinaia di automobilisti di Villacidro e dintorni avevano nei mesi scorsi dato vita a una petizione per sollecitare l'apertura della circonvallazione. «Per Villasor, relativamente ai problemi connessi ai lavori del raddoppio, resta tutto come prima», ribadisce però il primo cittadino Marongiu. «Il tratto urbano della 196 dovrebbe diventare una strada comunale con le onerose manutenzioni in capo al Comune», dice Marongium, che da qualche mese combatte una battaglia con Rete Ferroviaria Italiana sulla chiusura del passaggio a livello della stazione (proprio sulla statale) dopo la conclusione dei lavori di raddoppio dei binari. Rfi ha chiesto al sindaco di Villasor la firma sulla convenzione per la chiusura delle barriere, ma il sindaco («Non firmo perché questo significa l'isolamento di una parte del paese con decine di abitazioni e imprese») chiede un tunnel sotto la ferrovia e resiste. Sulla vicenda, dopo il ricorso al Tar di Rfi decideranno i giudici.
Ignazio Pillosu

Tre minuti per un paese che vorrei

Il Comitato promotore sviluppo sostenibile si presenta ufficialmente alla comunità con un'iniziativa dal titolo “3 minuti per San Sperate”. Una sorta di maratona che permetterà ai cittadini di esprimere i loro desideri e le loro idee giocando con la sintesi. Pochi attimi, appunto tre minuti, per raccontare il paese che si vorrebbe. «Un incontro che non ha niente a che vedere con la politica in senso partitico, né tanto meno con la propaganda elettorale», avvertono gli organizzatori. «A noi interessa seminare alcuni valori e condividerli con il maggior numero di persone. Raccogliere e promuovere idee per pianificare un'azione di tutela delle risorse locali. Il nostro desiderio è che si apra un “cantiere lavoro” condiviso per San Sperate». Un progetto che per gli organizzatori «si ispiri alla Carta di Aalborg firmata dai partecipanti alla Conferenza europea delle città sostenibili nel 1994. L'appuntamento è fissato per questo pomeriggio alle 16 in Municipio.
Maura Pibiri

venerdì 20 gennaio 2012

ECCO I 64 CENTRI DOVE SI VOTA

Provincia di Cagliari Castiadas, Nuragus, Nurallao, Pimentele, San Sperate, Selargius, Serri, Siliqua, Siurgus Donigala, Vallermosa, Villaputzu, Villasor. Provincia di Sassari Alghero, Bono, Bulzi, Chiaramonti, Erula, Florinas, Ozieri, Padria, S.M. Coghinas, Semestene, Stintino, Tissi, Torralba, Valledoria. Provincia di Nuoro Bitti, Bolotana, Lodine, Lula, Oniferi, Orune, Teti. Provincia di Oristano Ardauili, Baratili San Pietro, Bauladu, Magomadas, Milis, Mogorella, Morgongiori, Oristano, Sagama, Siamanna, Soddì, Terralba. Tinnura, Tresnuraghes, Uras. Provincia di Olbia-Tempio Arzachena, Badesi, Calangianus, Liori Porto San Paolo, Palau. Provincia di Carbonia-Iglesias Carloforte, Nuxis, Portoscuso, Sant'Antioco. Provincia dell'OgliastraBarisardo, Girasole, Lanusei, Osini, Perdasdefogu. Provincia del Medio Campidano Samassi, Serramanna.

martedì 17 gennaio 2012

Ritiro di rifiuti, disagi per uno sciopero

Potrebbe subire un rallentamento e potrebbero esserci disagi, oggi in paese, per la raccolta dei rifiuti a causa dello sciopero nazionale degli operatori dei servizi di igiene ambientale. Il servizio dunque potrebbe non essere svolto regolarmente, sia per il ritiro che per la raccolta della differenziata dei rifiuti solidi urbani. Saranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali previsti dalla normativa vigente e le raccolte dei rifiuti verranno recuperate nei giorni immediatamente successivi. (m.p.)

domenica 8 gennaio 2012

Da Orticedrus

L'articolo "Il PD frena sul bilancio e arriva il commissario" di Massimo Mameli e Caterina Tatti pubblicato sul quarto numero di Orticedrus (ottobre/dicembre) ci consente un'ulteriore, l'ennesima, precisazione sulla vicenda dell'appartenenza dell'ex sindaco al PD, attraverso le sue stesse parole.


A domanda: "Sindaco Paulis qual'è il suo partito?", Paulis risponde: "Mi sono candidato con la lista civica Tutti insieme per San Sperate e sono un'indipendente".


Tutto l'articolo è disponibile QUI.

sabato 7 gennaio 2012

Cominciano le grandi manovre per la conquista del municipio

SAN SPERATE. Grandi manovre in vista delle prossime amministrative. La caduta della giunta Paulis con la fine anticipata della legislatura ha inevitabilmente accelerato le trattative per la formazione delle coalizioni che concorreranno alla gara per la conquista del palazzo civico di via Sassari. Tutto da decidere, comunque. Tanti nomi, poche certezze. Unica cosa scontata. Sembra ormai fatta per la ricandidatura del sindaco uscente Antonio Paulis che - sebbene sia stato sfiduciato ad un passo dal traguardo - riproporrà il suo nome alla guida della lista civica "Mori Nou".  Le indiscrezioni che rimbalzano dal "palazzo" danno in rialzo una possibile alleanza con un altro plotone civico capeggiato da Antonio Sciola. Voci che potrebbero essere stravolte dall'intreccio di incontri - che diventeranno frenetici sin dai prossimi giorni - per la costituzione delle liste. Davvero l'imbarazzo della scelta per il Partito democratico che sfoglia già la rosa dei nomi: dall'ex vicesindaco Fabio Lasio alla segretaria Stefania Spiga, sino al deputato Amalia Schirru. Non è esclusa, però, la scelta di un outsider. Tutto ancora da decidere sulla sponda del centrodestra: i nomi più gettonati sembrano quelli di Fabio Pillittu ed Enrico Collu. I veti incrociati potrebbero favorire la nomination di una maglia rosa. Chissà. Tre liste, quasi sicuramente. Forse quattro.  Ed è ancora incerta la discesa in campo di due compagini appartenenti all'alveo della sinistra estrema e al galassia degli indipendentisti. Si gioca a carte coperte, per ora. La proclamazione della data delle elezioni darà una svolta alle decisioni. (l.p.)

venerdì 6 gennaio 2012

Trenta famiglie e la strada senza nome

SAN SPERATE. LA PROTESTA.
Via Emanuela Loi, non esiste. È la strada che non c'è. Ci sono però i suoi abitanti. E anche i servizi di cui hanno bisogno sono reali, ma da quelle parti mancano del tutto. Asfalto, illuminazione, linea telefonica, servizio di raccolta differenziata porta a porta, arrivo della posta. Anche corrente elettrica. O meglio, da maggio 2010, da quando la ditta ha consegnato gli appartamenti finiti che ospitano una trentina di famiglie in tutto, l'energia elettrica è ancora quella del cantiere. «I primi lavori di urbanizzazione - raccontano i residenti che si sono costituiti nel “comitato via Emanuela Loi”, «sono iniziati parecchi mesi dopo maggio 2010, sino ad allora si utilizzava la fossa settica. Ad oggi è presente la rete fognaria ed idrica, ma si utilizza ancora la corrente di cantiere, la strada non è asfaltata e neppure illuminata. Quando piove è impraticabile. La notte, al buio, portiamo alla fine della nostra strada, i sacchetti di spazzatura, non possiamo lasciarli davanti a casa, manca il servizio di raccolta, però paghiamo la Tarsu come tutti i cittadini di San Sperate. La posta la ritiriamo noi all'ufficio postale, qui il postino non passa. Non si può fare la richiesta per la linea telefonica. Nessuno di noi ha il fisso, solo cellulare». Gli abitanti della lottizzazione sono giovani coppie, famiglie con bambini, ma anche single, e provengono per la maggior parte dall'hinterland cagliaritano. Hanno fatto richieste al Comune, hanno incontrato rappresentanti dell'amministrazione, oggi decaduta, e hanno chiesto informazioni anche all'Ufficio tecnico. «Abbiamo sollecitato più volte il Comune perché venisse almeno a collaudare gli impianti, intervento necessario perché si possano fare gli allacci per i servizi, ma tutto tace, con la scusa che non ci sono i fondi per effettuare i lavori mancanti». Ancora: «La situazione è insostenibile e non vediamo soluzione perché c'è un rimpallo di competenze. In Municipio dicono che per il collaudo mancano alcune certificazioni della ditta che ha eseguito i lavori, e la ditta invece dice che li ha forniti proprio tutti».
Maura Pibiri

giovedì 5 gennaio 2012

Monastir: L'antica «capitale» degli agrumeti ha perso il primato


MONASTIR. Ai bordi della Carlo Felice le bancarelle di arance e mandarini erano una costante, soprattutto nel pezzo di strada che collega San Sperate a Monastir. Quasi lo specchio del grande giardino del Campidano. Scenari ormai ingialliti dalla fotografia di una crisi infinita che ha afflitto le campagne attorno al paese.  Un paese che stenta a riprendersi il ruolo da primattore che, nei primi anni Novanta, aveva portato Monastir a diventare la "capitale" isolana degli agrumi: persino Muravera doveva accontentarsi di inseguire il gigante della frutticoltura. E da Milis e Zerfaliu si arrivava per copiare i segreti della coltivazione degli agrumeti. Poi la crisi, con un crollo senza freni e la desertificazione del sistema rurale.  Tra i "reduci" c'è Antonio Pinna, uno dei pilastri delle campagne della piana monastirese: ‹Davvero tempi indimenticabili. - sottolinea con la moglie Antonina Coccodi, responsabile dell'azienda - Sino a pochi decenni fa Monastir era il top nella produzione degli agrumi. I trattori al centro del paese trasportavano quantità oceaniche di arance e mandarini. In tanti vivevano dall'agricoltura. E con guadagni consistenti dalla vendita del prodotto. Oggi è tutta un altra storia››.  Segni dei tempi che cambiano. ‹‹E, soprattutto, della globalizzazione che ha spazzato via il mercato - aggiunge Antonio Cinus, manager della società agrumicola Immacolata Mameli - Siamo invasi dalla merce di Sicilia, Campania, Spagna e Marocco. Un'assurdità. E continuano ad affossarci con l'incremento dei costi per la coltivazione della frutta e la cancellazione di un sostegno finanziario››.  Inevitabile l'abbandono delle campagne: ‹‹Vero - conferma Pinna - Siamo arrivati ormai ai livelli dello stato di sopportazione. Si pensi che in paese sono rimasti solo sei agricoltori, con enormi pezzi di campagna ormai lasciati al loro destino››.  Cifre di un tracollo ormai fuori controllo: ‹‹Da 800 ettari di agrumeti - conferma Modesto Fenu, esperto del settore - si è passati a malapena ad appena cento: una rovina per l'economia sociale››.  Le ragioni? ‹‹È mancata una strategia di sviluppo della filiera - analizza il perito - Ad esempio, non si è riusciti a formare un unico Centro di raccolta in paese o una cooperativa di agricoltori. Ci sarebbe poi stata da sfruttare la produzione nella grande area vasta del Campidano puntando sulla prateria di giardini nelle nostre campagne. Occorrerebbe scommettere su un percorso per la valorizzazione del prodotto coniugandolo con la valenza sostenibile dell'ambiente con rassegne come Giardini Aperti o Fiere agroalimentari che mettano in risalto le peculiarità locali››. Un miracolo che pare lontano: ‹‹Ora siamo costretti a conferire arance e mandarini alla coop di Villasor - concludono Pinna e Cinus - con migliaia di quintali di prodotto che rischiano di non essere vendute, ma in futuro si spera in un riscatto».

mercoledì 4 gennaio 2012

Il Centro Cesil resta aperto

Il centro per l'orientamento al lavoro proseguirà il suo mandato fino al 30 aprile. Lo ha deciso il commissario straordinario Pietro Vincis con una delibera che prevede la continuazione del servizio Cesil dal primo gennaio per tre mesi. Lo sportello di orientamento è gestito da uno psicologo, due operatori un educatore. Il centro servizi si occupa dell'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, ma non solo, perché fa da supporto anche a disoccupati, inoccupati e occupati. Fornisce informazioni su bandi di concorso, su stesura e preparazione di curriculum, crea seminari informativi sull'impresa e per far conoscere le attività regionali per la promozione del lavoro e delle attività produttive. La sede dello sportello è sempre stata in via Sassari, in Municipio. (m.p.)

Servizi alla persona, summit dei Comuni


CAPOTERRA. Su iniziativa della Provincia venerdì 20 gennaio, alle 9, nel Palazzetto dello sport, in via Siena, si terrà la Conferenza di programmazione dell'ambito territoriale Plus area ovest che ha come capofila il Comune di Villa San Pietro.  L'evento si inserisce nel procedimento per l'approvazione dei Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus) dei comuni di Assemini, Capoterra, Elmas, Decimomannu, Decimoputzu, Domus De Maria, Pula, San Sperate, Sarroch, Siliqua, Teulada, Uta, Vallermosa, Villa Speciosa e Villasor.  Alla Conferenza di programma sono invitati i cittadini, le organizzazioni sindacali, di volontariato e di promozione sociale, le amministrazioni giudiziarie, le istituzioni scolastiche e della formazione, le istituzioni pubbliche e i servizi per i lavoro dei territori. (be.ca.)

All'Università delle Tre età via alle lezioni


SAN SPERATE. L'Istituto
Tre mesi di lezioni per l'Istituto universitario sardo delle Tre età a San Sperate. Per l'anno accademico 2011/2012 si rinnova la collaborazione con il Comune per un totale di undici appuntamenti tra storia e tradizioni popolari. Ogni giovedì dalle 17, nell'ex Municipio di via Risorgimento, si susseguiranno gli incontri fino al 29 marzo. Si inizia giovedì 12 con il relatore Marcello Cabriolu che parlerà di tradizioni popolari "Paese che vai, usanza che trovi". Il 19, lo stesso docente tratterà dei riti funerari in Sardegna. Il 26 invece Romina Pala affronterà la lezione su "Storia e viaggio tra i proverbi del sardo-campidanese". A febbraio, la docente, parlerà dei proverbi isolani. Il 23 tornerà Marcello Cabriolu con le tradizioni popolari "Il carnevale in Sardegna". A marzo, il primo e il quindici, Renato Capocchia, parlerà di leggende sarde. Il 21, verrà organizzata un'escursione al pozzo sacro di Santa Cristina di Paulilatino. Il 22, Renato Capocchia, terrà un'altra lezione sulle leggende sarde "Tra magia e religiosità". Il 29 chiuderà il secondo trimestre Vittorio Melis con "Sardo, luce degli dei". Nel primo semestre dell'anno accademico in corso in tanti hanno partecipato agli incontri. «Una media di venti, venticinque presenze a lezione.» dice Luca Noli, presidente dello Ius 3, «Già dal 2010 abbiamo iniziato la collaborazione con San Sperate e siamo soddisfatti». Tre Per informazioni, Michela Pinna, al 3202796583.
Maura Pibiri

martedì 3 gennaio 2012

Materna, troppi bimbi: servono nuove aule


SAN SPERATE. Squilla un campanello d'allarme nelle scuole cittadine: da via Garau a via Sassari, sino a Pixinortu e via Iglesias, le aule del paese museo sono strapiene di alunni. E, inevitabilmente, tornano alla ribalta le proteste per la mancata assegnazione del finanziamento - da parte della Regione - per l'ampliamento della scuola materna di via Garau. Una decisione che, di fatto, avrebbe portato nuove aule all'interno dell'edificio con la possibilità di venire incontro ai genitori per l'iscrizione dei bambini all'asilo. La bocciatura della richiesta di contributo è stata contrastata in tutti i modi dall'ex assessore alla Pubblica istruzione, Massimo Mameli: ‹‹Un provvedimento davvero incomprensibile. Il mancato finanziamento pari a un milione e 200 mila euro per l'allargamento del complesso scolastico ha provocato un danno grave per tutto il sistema, tanto che oggi si corre il rischio di ritrovarsi senza la possibilità di posti per i nuovi iscritti››. L'esponente della ex giunta Paulis (peraltro giubilato prima che l'esecutivo venisse sfiduciato) non risparmia critiche al governo regionale. (l.p.)