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domenica 22 marzo 2009

Di rientro dall'Assemblea nazionale dei circoli PD



Carissimi,

di rientro dall'Assemblea Nazionale dei circoli del PD, voglio condividere con voi subito le prime impressioni che ho avuto.

Ho conosciuto molti coordinatori dei circoli delle altre regioni ed è stata veramente un'assemblea ricca di suggerimenti, critiche, proposte. Molte brave persone, molti giovani preparati e stanchi "dell'andazzo" avuto dai nostri dirigenti fino ad ora.

Sono molto contenta e ho avuto veramente la conferma di una sensazione: il resto del partito è migliore dei propri leader. Ho conosciuto moltissime brave ragazze e come ha detto Franceschini:
“La politica deve iniziare dal basso, dalla base, molti giovani e molte donne”. “Molte donne brave! che non sono qui grazie alle quote rosa, ma grazie alle loro doti. Meno male che il nostro statuto prevede la parità dei generi perché fra un po’ noi uomini ne avremo bisogno”.

Abbiamo avuto tutti quanti questa sensazione e c'è da andarne fieri!

Nel mio intervento ho ripreso la sconfitta elettorale, la crisi del PD sardo e chiesto a Dario di impegnarsi con forza sui temi del lavoro per uscire dalla crisi. Come Amalia ribadisce da tempo, la crisi dell'euralluminia deve essere presa ad esempio della tragedia che sta investendo le famiglie e mette in crisi le future generazioni. Ho concluso con la frase di sign Caboni, dicendo: “Vorrei concludere condividendo con voi una frase che mi ha insegnato il democratico più anziano del mio circolo, una massima che è l’essenza della tradizione contadina del mio comune: “La parte migliore del raccolto va per il raccolto del futuro”. Penso che il PD debba imparare a far tesoro di questo insegnamento per evitare la ripetizione degli "errori", deve imparare a rielaborarli e non a cancellarli, mettere da parte quanto di buono ha costruito e consolidare i risultati ottenuti durante l’anno, per ottenerne di migliori l’anno successivo.”

Insomma, sono stata spugna e ho voluto fare una sintesi delle cose che ci siamo detti nelle passate riunioni territoriali e per questo ho ripreso anche il documento che Rosa aveva stilato qualche mese fa per chiedere maggiore concretezza all'Assemblea Regionale. 
Sono orgogliosa di una cosa: spero di essere stata poco distruttiva e più propositiva e positiva. Mi sono stancata dei coltelli fra i denti e della cattiveria politica. Vorrei ci fosse più dialogo e sintesi.

Ma... Come ho avuto modo di sentire dall’ultima direzione regionale, credo che le premesse non siano buone....

Condividevo poi con Marco e Barbara l'esigenza di un altro confronto territoriale. Vediamoci!

Stefania

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