«La rete del gas nel Basso Campidano è un successo di tutti, ma se proprio si deve individuare il merito per la primogenitura questo va all'ex sindaco di San Sperate, Gesuino Mattana».
A Monastir, Sestu, San Sperate e Nuraminis (i paesi che con Ussana compongono l'Organismo di Bacino dove fra qualche settimana inizieranno i lavori per la costruzione della rete del gas) tutti, o quasi, contro Emidio Contini, il sindaco di Ussana.
“Abbiamo dato un’accelerata ai tempi per la costruzione della condotta che avverrà attraverso il sistema del project-financing”, aveva detto qualche giorno fa Contini, primo cittadino di Ussana e Presidente dell’Unione dei Comuni del Basso campidano. Contini se le era un po’ cantate e suonate da solo, forte della scelta, condivisa dagli altri sindaci del Bacino, di far partire i lavori proprio da Ussana e Monastir.
“Abbiamo dato un’accelerata ai tempi per la costruzione della condotta che avverrà attraverso il sistema del project-financing”, aveva detto qualche giorno fa Contini, primo cittadino di Ussana e Presidente dell’Unione dei Comuni del Basso campidano. Contini se le era un po’ cantate e suonate da solo, forte della scelta, condivisa dagli altri sindaci del Bacino, di far partire i lavori proprio da Ussana e Monastir.
«Il risultato è ascrivibile ai rappresentanti dei Comuni dell'Unione e non solo al Comune e a al sindaco di Ussana», dice il sindaco di Nuraminis, Luciano Cappai che, evidentemente, ha letto nelle parole del collega il tentativo di mettere il capello sull'opera, fondamentale, che costerà 18 milioni di euro.
Antonio Paulis, primo cittadino di San Sperate, evita i toni polemici ma sgombra il campo dalle distorsioni della verità: “La rete del gas è un’operazione partita dal comune di San Sperate e i finanziamenti che rendono possibile l’opera sono arrivati per la determinazione del nostro comune”. Paulis, sindaco da poco più di due anni, non corre il rischio di essere accusato di auto-celebrazione. Lui non lo nomina, ma primo impulso alla rete del gas a San Sperate o dintorni sarebbe del suo predecessore Gesuino Mattana: sindaco di San Sperate dal 2000 al 2005, ed ex presidente dell'Unione dei Comuni. «Il progetto della rete gas ha preso avvio con Gesuino Mattana, con l'appoggio dell'allora vicesindaco di San Sperate Angelo Schirru», dice Modesto Fenu, vicesindaco di Monastir. Fenu fa nomi e cognomi: “A Mattana quel che è di Mattana”. Con buona pace di Emidio Contini. Tanto più che quest’ultimo “avrebbe ritardato l’avvio della progettazione definitiva in quanto non condivideva l’ubicazione dei depositi del gas”. “Va dato atto”, chiude il sindaco di Nuraminis Cappai, “dell’impegno dell’allora presidente Mattana di aver fortemente voluto il metano”. - Ignazio Pillosu
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