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giovedì 27 maggio 2010

NO AL NUCLEARE!

Giusto per precisare la nostra posizione: il PD dice NO AL NUCLEARE. L'Assemblea Nazionale ha deliberato un ordine del giorno che pubblichiamo integralmente di seguito.


ORDINE DEL GIORNO


L’assemblea nazionale del PD:

                                                           considerato che

il piano del governo per il ritorno al nucleare è, per un Paese come l’Italia che dal nucleare è uscito oltre vent'anni fa,   una scelta sbagliata dal punto di vista economico, tecnologico, ambientale;

                                                          sottolineato che 


i provvedimenti legislativi confermano tutta l’approssimazione ed il carattere propagandistico e velleitario del piano del governo, e al tempo stesso configurano una grave ed inaccettabile espropriazione delle funzioni delle Regioni e degli Enti locali per quanto riguarda la localizzazione dei siti, con procedure che non esistono in nessun altro Paese occidentale, mentre rimane tuttora irrisolto perfino il problema dello stoccaggio delle scorie nucleari prodotte dalle vecchie centrali;

il ritorno al nucleare proposto dal governo non solo configura una dipendenza da tecnologie straniere, tecnologie che peraltro lasciano irrisolti molti problemi ambientali e di sicurezza a partire da quelli legati alla produzione e allo smaltimento di scorie ad alta radioattività, ma va contro gli interessi italiani, in primo luogo perché i costi molto elevati delle nuove centrali, tutt’altro che competitivi nel mercato dell’energia elettrica, ricadrebbero sulle tasche dei cittadini e delle imprese;

                                                          evidenziato che

il rispetto da parte dell’Italia degli impegni assunti dall’Unione Europea con il piano “20-20-20” non solo è indispensabile per fare la propria parte nella lotta ai cambiamenti climatici, ma è anche una opportunità di innovazione tecnologica, di competitività economica, di industrializzazione e di nuova occupazione connesse alla "green economy";

l’opzione nucleare, presentata dal governo come la panacea per i problemi energetici del Paese, in realtà ci allontanerebbe dalle vere priorità di innovazione in campo energetico necessarie per l’Italia, quelle davvero utili per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e che soprattutto in un momento di crisi possono sostenere l’economia, a cominciare dal risparmio e dall’efficienza energetica, dalle fonti rinnovabili, dalla qualificazione energetica del patrimonio edilizio, dal ricambio dei beni durevoli con prodotti a più elevata qualità ambientale;

                                                               considerato che

la contrarietà al piano del governo è stata ripetutamente espressa dal Pd attraverso pronunciamenti del segretario nazionale (e di tutti i candidati nel recente congresso del partito), dei gruppi parlamentari, di tutti i candidati a Presidente di Regione, oltre che in documenti ufficiali del Pd a vari livelli;

tale posizione non nasce da un approccio ideologico alla questione del nucleare, ma da motivazioni concrete e razionali legate a valutazioni di carattere economico e tecnologico, oltre che ambientali;

                                                             ricordato che

tra l’altro la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sui ricorsi presentati dalle Regioni in merito ai possibili profili di illegittimità contenuti nei provvedimenti legislativi del governo;

                                                               conferma

la contrarietà del Partito Democratico al ritorno al nucleare proposto dal governo Berlusconi;

                                                               ribadisce

l’impegno per una strategia di modernizzazione ed innovazione del sistema energetico italiano che - nel rispetto degli obiettivi europei per l’energia e per il clima - abbia come priorità l’ efficienza e il risparmio energetico, lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’uso delle migliori tecnologie nella produzione di energia da fonti tradizionali, la diversificazione negli approvvigionamenti di gas anche attraverso la realizzazione di infrastrutture di rigassificazione, la modernizzazione della rete di distribuzione, il sostegno alla ricerca e alla innovazione tecnologica, compreso l’impegno dell’Italia nelle attività di ricerca per nuove tecnologie  nucleari in grado di risolvere i problemi connessi alla produzione di scorie radioattive e alla sicurezza; la riorganizzazione dell’offerta a prezzi più concorrenziali per le imprese e per gli usi domestici;

                                                               impegna

tutte le strutture  territoriali del partito a sviluppare la più ampia iniziativa politica attorno a questi temi.

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