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lunedì 1 novembre 2010

Resoconto Assemblea Regionale Circoli

L’assemblea regionale dei segretari di circolo, che si è svolta sabato ad Ottana, ha visto la partecipazione di 85 segretari, su 276 circoli costituiti ad oggi. Tutto sommato, una partecipazione non indifferente, considerando il ponte del 1’ novembre e gli impegni di molti di noi sul territorio.

Sono intervenuti 24 segretari, di cui, ahimè, solo quattro donne, più o meno distribuiti tra le otto federazioni.
L’assemblea è stata introdotta dalla relazione di Antonio Biancu, responsabile dell’organizzazione in segreteria regionale, che ha fatto il punto sul radicamento territoriale del PD in Sardegna: è stata avviata una disanima della situazione politica nazionale; il punto sul tesseramento 2010; un breve accenno alle tematiche organizzative del Partito, come l’anticipazione di un Piano di comunicazione regionale che sarà presentato a breve e al Regolamento dei Circoli, votato lo scorso 16 Ottobre, di cui però non ci è stata fornita copia; un’analisi delle azioni future e delle campagne necessarie per pubblicizzare i documenti del PD (come quello sul Fisco e sulla Sanità), nonché coinvolgere “non solo gli iscritti, ma l’intero popolo delle primarie” sulle prossime iniziative, tra cui il porta a porta promosso dalla Segretaria Nazionale del Partito nelle giornate del 13/14 – 20/21 e 27/28 novembre.
Biancu ha poi, dopo aver auspicato una larga partecipazione all’Assemblea Nazionale del 6 novembre a Roma, presentato il Coordinamento dei Circoli.
Quest’ultimo sarà un nuovo organismo regionale, composto da 25 segretari di circolo, ripartiti fra le 8 federazioni, che avranno il compito di “mettere a sistema i diversi livelli, regionale e territoriale, in maniera immediata e diretta”, come sostenuto da Lai in chiusura. Tale organismo sarà poi rappresentato da un “portavoce” del gruppo e due vice, che oltre a lavorare in collaborazione con la segreteria regionale, saranno anche membri dell’Assemblea Regionale.
Per quanto riguarda gli stimoli, le testimonianze e le proposte evidenziate dai segretari che sono intervenuti, devo registrare che sono stati molteplici e alcuni, davvero interessanti.
Politica, lavoro, emergenze sono stati i concetti che hanno fatto da filo conduttore alle analisi dei diversi segretari intervenuti. Alcuni hanno messo in evidenza come i circoli debbano essere promotori di iniziative e non solo esclusivamente recettori di istanze; si è sottolineata la necessità di un maggior raccordo e circolazione di informazioni tra i livelli territoriale-provinciale-regionale; molti hanno evidenziato come per recuperare la credibilità del partito, si debba essere più generosi e trasparenti. Non poteva mancare un accenno alle contraddizioni del PD, dalla mancata partecipazione ufficiale del PD alla manifestazione della Fiom, alla concomitanza dell’iniziativa nazionale del 6 a Roma, con quella dei rottamatori a Firenze. Inevitabilmente è emersa la difficoltà o addirittura l’impossibilità di sostenere le spese e i costi di gestione delle sedi, le difficoltà a recuperare i versamenti degli amministratori locali che non versano puntualmente o non versano mai; ma si è anche evidenziato come sia opportuno puntare sulle buone pratiche, sugli amministratori locali, sulla formazione.

Personalmente, ho sottolineato l’importanza della promozione di vere e proprie scuole di formazione – magari anche territoriali, che affrontino i temi e le specificità locali -, che tendano a coinvolgere i segretari non solo nella fase esecutiva dei progetti, ma prima, nell’elaborazione degli stessi. Anche per l’Assemblea Nazionale i tempi sono diversi rispetto ad un anno fa. L’appuntamento di Roma deve essere visto come un’occasione di confronto da non sottovalutare. Auspico che, anche stavolta ci sia un intervento per la nostra Regione, specialmente tenuto conto dell’aggravarsi della crisi complessiva che stiamo vivendo.
Ho voluto mettere in evidenza la preoccupazione della nascita di un altro organismo nominato e ristretto, come quello proposto dalla segreteria regionale, che potrebbe esautorare le Federazioni provinciali dal ruolo primario di raccordo tra i Circoli e livelli più alti. La contraddizione potrebbe essere insita un eccessivo verticismo da parte del PD Regionale e ho proposto, anche perché trovo sia una delle iniziative meglio riuscite fino ad ora, il modello delle Assemblee Federali e Regionale degli amministratori locali, coordinate da Salvatore Mattana: ovvero una vera e propria rete, dove tutti sono inclusi. 
Di fatto, questa proposta è stata “bocciata” nelle conclusioni di Lai che invece ha rilanciato e sostenuto la validità del modello proposto da Biancu.

La nascita del Coordinamento regionale dei circoli tuttavia avverrà in una seconda fase, poiché solo 4 province su 8 – non sappiamo quali – hanno espresso i nomi dei propri delegati. Infatti, i segretari federali erano stati sentiti prima dell'Assemblea di sabato e avrebbero dovuto fornire i nomi dei delegati proprio nelle sede di sabato (su quali criteri? Perchè la maggioranza dei segretari dei circoli non nè erano al corrente?). Ripeto, a causa dell'impossibilità di creare il Coordinamento dei circoli direttamente sabato,  Lai ha deciso di chiedere disponibilità alle 4 segretarie di circolo intervenute nel corso del dibattito (Bolotana, Ozieri, Macomer, San Sperate) di far parte di un coordinamento provvisorio e temporaneo che aiuterà la segreteria regionale a gestire questo passaggio.

Data questa situazione, per Cagliari, chiederò a Thomas Castangia, come da accordi con altri segretari di circolo presenti sabato, di convocare al più presto un’assemblea provinciale di tutti i segretari provinciali: unica sede legittimata a prendere democraticamente e in modo trasparente, la decisione di far parte del coordinamento regionale e in tal caso, con quali delegati. 

3 commenti:

  1. Ciao Stefania,

    Ti ringrazio per il resoconto dell'assemblea puntuale e preciso.
    Per impegni personali non ho potuto partecipare a tutti i lavori di sabato.

    Giustamente dici "Ho voluto mettere in evidenza la preoccupazione
    della nascita di un altro organismo nominato e ristretto, come quello
    proposto dalla segreteria regionale, che potrebbe esautorare le
    Federazioni provinciali dal ruolo primario di raccordo tra i Circoli e
    livelli più alti." Concordo con te e preferisco il modello scelto da
    Mattana per le assemblee degli amministratori locali.
    Penso peraltro che non spetti alla segreteria regionale decidere il
    modello che noi usiamo sui livelli provinciali.
    Sono stato tra i 4 segretari provinciali che hanno rifiutato di dare i
    nominativi per il coordinamento perchè credo certi percorsi vadano
    fatti coinvolgento l'assemblea dei segretari provinciali che
    convocherò nella settimana tra 8-14 novembre per procedere alla
    discussione in merito all'eventualita di entrare nel coordinamento
    regionale e nel caso alla nomina di un coordinamento provinciale e di
    una delegazione che vada nel coordinamento regionale. I segretari di
    circolo indicano i loro rappresentanti che non possono essere nominati
    dal segretario provinciale. Questo deve essere l'approccio!

    Ciao
    Thomas

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  2. Emanuele Cabboi - PD Dolianova1 novembre 2010 alle ore 17:22

    Sabato anche io ero presente all'Assemblea dei circoli ad Ottana. Ho appreso con piacere l’iniziativa tant’è che mi sono con convinzione recato. Ho ritenuto assolutamente utile il momento di aggregazione che ho vissuto con altre realtà dell’isola e nell’ascoltare i ben 25 interventi ho notato che noi segretari condividiamo problemi comuni.
    Come Stefania sento la necessità che Thomas convochi al più presto l’assemblea provinciale dei circoli.
    Dico al più presto in quanto sposando con assoluta convinzione la necessità di avere un coordinamento regionale dei circoli che sia in modo democratico e legittimato dall’assemblea provinciale.
    Un sovra organismo di questo tipo potrebbe dare maggiore peso ai circoli non solo a livello regionale ma soprattutto provinciale.
    Infatti reputo che i circa 4 membri che dovrebbero partecipare al coordinamento regionale dei circoli devono lavorare a livello provinciale per gestire i circoli della provincia, raccogliere le informazioni da trasmettere al regionale. Tutto questo non slegato dal Segretario Thomas ma in armonia. Ed è anche per questo che abbiamo bisogno della convocazione Assembleare che legittimi lavoro ed obbiettivi da condividere.
    Emanuele Cabboi.

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  3. Ciao, Stefania

    in un momento in cui le informazioni hanno difficoltà a circolare e che documenti approvati (vedi statuto regionale e regolamento dei circoli) vengono tenuti accuratamente riservati trovo dover esprimere un sentito grazie per il resoconto dell'assemblea regionale dei segretari che hai voluto fornire per consentire e consentirmi di esprimere le mie valutazioni.
    Concordo perfettamente con te e con il segretario Thomas Castangia sul rischio di un conflitto di competenze fra organismi provinciali ed il coordinamento dei circoli che oltretutto, per come viene ipotizzato, tenderebbe a sminuerne ruolo e funzioni.
    V'è ,inoltre, da sottolineare che tale nuovo organismo ( non si sa se previsto dallo statuto regionale approvato ma ,ripeto, non divulgato) va ad incidere su organismi votati attraverso le primarie ovvero un'elezione democratica alla quale hanno preso parte non solo iscritti al partito ma moltissimi elettori; aggiungo, inoltre, che raccordare direttamente il territorio con il regionale attraverso una rapopresentanza di tre persone ( scelte come?) si delinea una gestione verticistica del partito.
    In conclusione credo che tale ipotesi formulata dal responsabile organizzativo del partito Antonio Biancu , ferme restando tutte le mie perplessità, avrebbe dovuto essere presentata e discussa in tutte le otto assemblee provinciali: è in queste sedi che si delineano e si definiscono le linee organizzative e gli indirizzi politici del partito.

    Laura Meloni

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