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lunedì 11 giugno 2012

I sardi scelgono 64 sindaci


Oggi e domani attesi ai seggi in 260 mila per rinnovare le amministrazioni locali
I riflettori sono puntati su Oristano, Alghero e Selargius
Dentro o fuori, oggi e domani decidono i sardi. Sono 260.697 i cittadini chiamati alle urne per eleggere 64 sindaci in altrettante città e paesi dell'Isola. I candidati alla carica di primo cittadino sono 168: assieme a 3.029 aspiranti consiglieri saranno eletti attraverso le operazioni di voto che si svolgeranno nei 780 seggi allestiti ieri pomeriggio.
I SUPERTEST Due i grossi centri in cui è possibile il ballottaggio: Oristano e Alghero. Ci sarebbe anche Selargius: in verità, sull'effettiva eventualità di doppio turno bisognerebbe ricorrere agli studi di matematici e statistici, considerato che i candidati sindaci sono due. Insomma, il nome del primo cittadino si conoscerà lunedì pomeriggio. Oristano non è l'unico capoluogo provinciale (anche se le Province sono state abolite a furor di popolo dal referendum del 6 maggio) chiamato ai seggi oggi e domani: c'è anche Lanusei, anche se nella cittadina d'Ogliastra non si andrà al ballottaggio. Alle urne torna Portoscuso, che sceglierà il successore di Adriano Puddu, finito sotto processo per corruzione, concussione sessuale, abuso d'ufficio e voto di scambio. Si rinnovano le amministrazioni anche in centri importanti come Carloforte, Sant'Antioco, Serramanna, Terralba, Uras, Bitti, Lula, Lanusei, Arzachena, Calangianus, Ozieri, Stintino e Valledoria.
UN SOLO CANDIDATO Il sindaco si conoscerà domani pomeriggio nei sette centri in cui si è presentato un solo candidato: Girasole, Siamanna, Soddì, Tinnura, Florinas, Torralba e Valledoria.
LO SCACCHIERE POLITICO Dai grossi centri centrodestra e centrosinistra attendono spunti e conferme di tenuta in vista di possibili nuovi scenari a livello regionale. Pd e Pdl cercano prove di vivacità e - soprattutto nel secondo caso - qualche affermazione di peso dopo le ultime debacle elettorali.
ALGHERO Ad Alghero occhi puntati sulla novità rappresentata dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo (in campo anche a Quartucciu) e che nella città catalana si candida a un ruolo di visibilità che, tuttavia, solo le urne possono concedere o vanificare. Nel centro di riferimento della Riviera del Corallo - che saluta il commissario dopo la caduta sul Piano urbanistico, all'ultima curva della consiliatura, della Giunta guidata da Marco Tedde - la sfida principale è quella tra Stefano Lubrano (centrosinistra) e Francesco Marinaro (centrodestra). La candidata dei grillini è Maria Grazia Salaris.

ORISTANO Frammentato il quadro a Oristano, commissariato dopo la caduta della Giunta guidata da Angela Nonnis. Da un lato il centrosinistra sostiene Guido Tendas. L'arco centrista, con l'apporto dei rutelliani dell'Api e dei finiani di Fli riuniti in un'unica lista, del Psd'Az e di Fortza Paris, sostiene Giuliano Uras, ex assessore regionale all'Ambiente in quota all'Udc di Giorgio Oppi. Andrea Lutzu è invece il candidato del Pdl sostenuto dall'attuale assessore regionale all'Agricoltura Oscar Cherchi. Salvatore Ledda è invece sostenuto da tre liste civiche e dai Riformatori, e ha tra i suoi sponsor l'ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Mario Diana. Francesco Porceddu rappresenta Forza Nuova. Pierluigi Annis è, infine, il civico-indipendentista di Aristanis Noa.
SELARGIUS Decisamente più chiara la situazione a Selargius, dove i candidati sindaci sono due: Gian Franco Cappai, esponente dell'Udc, primo cittadino uscente a capo di una coalizione che comprende tutto il centrodestra tranne Fli (Pdl, Riformatori, Udc, Psd'Az, Uds, La Destra) e Rita Corda, esponente del Pd, candidata del centrosinistra (Pd, Sel, Idv), rinforzato da tre civiche espressione della società civile, in cui si mescolano le più svariate appartenenze politiche: dall'area sardista a quella dell'antica militanza socialista per concludere con i finiani di Fli e qualche venatura centrista che non si richiama ai partiti di riferimento.
GLI ALTRI CENTRI Oltre Alghero e Oristano, sono quattro i Comuni che terminano con il voto un periodo di commissariamento: Quartucciu, San Sperate, Soddì e Arzachena. Tredici i centri al voto in provincia di Cagliari (Castiadas, Nuragus, Nurallao, Pimentel, Quartucciu, San Sperate, Selargius, Serri, Siliqua, Siurgus Donigala, Vallermosa, Villaputzu, Villasor); quattro nel Sulcis (Carloforte, Nuxis, Portoscuso, Sant'Antioco); due nel Medio Campidano (Samassi e Serramanna); sette nel Nuorese (Bitti, Bolotana, Lodine, Lula, Oniferi, Orune, Teti); cinque in Ogliastra (Bari Sardo, Girasole, Lanusei, Osini, Perdasdefogu); quindici nell'Oristanese (Ardauli, Baratili San Pietro, Bauladu, Magomadas, Milis, Mogorella, Morgongiori, Oristano, Sagama, Siamanna, Soddì, Terralba, Tinnura, Tresnuraghes, Uras); quattro in Gallura (Arzachena, Badesi, Calangianus, Loiri Porto San Paolo); quattordici nel Sassarese (Alghero, Bono, Bulzi, Chiaramonti, Erula, Florinas, Ozieri, Padria, Santa Maria Coghinas, Semestene, Stintino, Tissi, Torralba, Valledoria).
Lorenzo Piras

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