Questo è stato il risultato di una santa alleanza tra centrosinistra e Pdl››. Poi la fuga dall'aula. Una scenetta mai vista. E i dissapori sono diventati così forti che gli assessori del Pd si sono dimessi in blocco: ‹‹La mancanza di collegialità - ha tuonato Lasio - ha determinato questa rottura. Le decisioni unilaterali del sindaco non erano più condivise da tempo da un pezzo della maggioranza››.(lp)
Pagine
▼
venerdì 25 novembre 2011
La maggioranza non c'è più
SAN SPERATE. Il vicesindaco Fabio Lasio, l'assessore alla cultura Gianluca Schirru ed il responsabile del turismo Giorgio Collu lasciano la giunta e mollano la poltrona. Il consiglio comunale boccia - per la seconda volta nel giro di poche settimane - gli equilibri di bilancio. Il Partito democratico - con il sostegno dei gruppi d'opposizione Civica San Sperate e Socialista - apre così la corsa finale con la mozione di sfiducia siglata da dodici consiglieri. E il sindaco Antonio Paulis che abbandona l'aula con i suoi quattro fedelissimi lanciando pesanti accuse contro gli ex alleati. Il terremoto è esploso mercoledì notte nel corso dell'ultima assemblea civica. All'ordine del giorno la manovra finanziaria con la verifica degli equilibri. ‹‹Un atto dovuto - ha sottolineato l'assessore Giulia Mameli - Il bilancio è in regola con i parametri››. Immediata la replica dell'opposizione: ‹‹Peccato - ha rimarcato Paolo Gaviano - che il documento sia stato già respinto da quest'aula, viste le crepe della maggioranza››. Irremovibile la posizione dei democratici. ‹‹Pensiamo sia inevitabile - ha decretato il capogruppo Giovanni Collu - l'arrivo di un commissario ad acta per approvare il rendiconto››. Il voto finale - 8 contrari e 5 favorevoli - con la bocciatura del documento rende necessario l'arrivo di un funzionario regionale per approvare la manovra. Il primo cittadino è stato chiaro: ‹‹Che la frattura sia insanabile - ha detto Paulis - è ormai evidente.
Questo è stato il risultato di una santa alleanza tra centrosinistra e Pdl››. Poi la fuga dall'aula. Una scenetta mai vista. E i dissapori sono diventati così forti che gli assessori del Pd si sono dimessi in blocco: ‹‹La mancanza di collegialità - ha tuonato Lasio - ha determinato questa rottura. Le decisioni unilaterali del sindaco non erano più condivise da tempo da un pezzo della maggioranza››.(lp)
Questo è stato il risultato di una santa alleanza tra centrosinistra e Pdl››. Poi la fuga dall'aula. Una scenetta mai vista. E i dissapori sono diventati così forti che gli assessori del Pd si sono dimessi in blocco: ‹‹La mancanza di collegialità - ha tuonato Lasio - ha determinato questa rottura. Le decisioni unilaterali del sindaco non erano più condivise da tempo da un pezzo della maggioranza››.(lp)
Nessun commento:
Posta un commento