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giovedì 14 luglio 2011

Focolaio di agalassia, ordinanza del sindaco

Non hanno latte, se l'è portato via il virus. Le loro zampe sono gonfie, zoppicano, e gli occhi sono rossi e opachi. L'agalassia ha fatto strage di ovini a San Sperate. Centosettantanove in tutto gli animali dell'azienda di proprietà di Giovanni Piras, allevatore di San Sperate, risultati positivi ai test eseguiti dai veterinari della Asl 8. E immediatamente sono scattate le misure di sicurezza. Il sindaco Tonio Paulis ha emesso ieri un'ordinanza perché i capi di bestiame infetti vengano isolati, e la malattia, contagiosa anche tra capre e pecore, non si diffonda nel territorio. Obiettivo, circoscrivere il focolaio. Attorno all'azienda di Piras, in località Bia Nuraminis, dove è stato trovato il virus, la zona è stata delimitata con cartelli, gli altri animali non dovranno entrare in contatto con quelli infetti, che sono stati sequestrati e numerati. Non può essere inoltre utilizzato il latte degli ovini ammalati, anche se a causa del virus la capacità di produrlo è veramente ridotta. «Da quando sono sindaco è la prima volta che nel nostro territorio è stato segnalato un focolaio di agalassia. Ho emesso subito l'ordinanza», dice il sindaco Tonio Paulis. (m.p.)

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