Sarà distribuito nei prossimi giorni a San Sperate, il volantino del Partito Democratico, in cui si spiegano le ragioni più gravi che hanno portato alla sottoscrizione della Mozione di sfiducia al Sindaco che sarà discussa lunedì prossimo, 5 dicembre, dalle 19.30 in Consiglio Comunale in via Sassari.
Le responsabilità per il fallimento di un'amministrazione sono condivise e nessuno deve considerarsi escluso. Detto questo, il dialogo politico e la chiarezza devono essere riportati sulla concretezza delle priorità e su toni sereni e propositivi.
Su di noi, la responsabilità di non aver saputo comunicare tempestivamente e in modo chiaro con i cittadini, le situazioni che solo oggi, abbiamo cercato di evidenziare nel volantino e che negli ultimi due anni sono degenerate fino alla crisi comunale di queste settimane.
Con questo volantino vogliamo riportare il confronto dalle chiacchiere e dalle accuse inconsistenti che ci sono state rivolte, all'evidenza dei fatti. La nostra è volontà di chiarezza affinché si possa dare un segnale concreto del nostro voler guardare oltre e metterci in marcia serenamente per il bene di San Sperate.
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mercoledì 30 novembre 2011
domenica 27 novembre 2011
«Il sindaco ora deve dimettersi»
Crisi nella maggioranza di centrosinistra. Il PD spara a zero contro Paulis
«Rimpasti arbitrari in Giunta senza che fossero mai stati supportati da motivazioni chiare. Nessun tentativo di mediazione da parte del primo cittadino di ricucire il dialogo con i gruppi fuoriusciti dalla maggioranza che pure lo avevano sostenuto durante le elezioni. L'approvazione del Bilancio è stata trascinata fino a giugno inoltrato, con gravi ripercussioni sugli uffici comunali, proprio perché Paulis l'aveva subordinata all'approvazione della variante del Puc. Addirittura la cinquantesima edizione della Sagra delle pesche è stata messa a rischio dai capricci del primo cittadino e salvata dal senso di responsabilità dell'ex presidente del Consiglio. L'eccessivo ricorso alle consulenze, ai contratti di collaborazione sono un chiaro sintomo di incapacità di programmazione, che se effettuata per tempo, avrebbe permesso di avviare le procedure di selezione pubblica e trasparente per profili come vigili, ragionieri, operai, oltre alla stabilizzazione dei part-time e degli assunti tramite Piani occupazione. Uno scenario non più sostenibile». È un durissimo atto d'accusa quello del Partito democratico contro il sindaco Antonio Paulis, l'uomo che quasi cinque anni fa venne, da indipendente (non è mai stato tesserato di alcun partito, neppure del Pd, ma a capo della civica Mori Nou con cui si presentò alle urne nel 2007), scelto per guidare lo schieramento “Tutti insieme per cambiare San Sperate”, la compagine formata da Ds, Margherita, Rifondazione comunista, Sdi, Udeur e Mori Nou.
Quel rapporto, che aveva permesso di vincere, adesso s'è rotto. Dopo una crisi che sta durando da troppo tempo. «Da quasi due anni Paulis ha avviato una personale campagna elettorale. Se avesse prestato maggiore attenzione alla comunità saremmo stati disponibili a continuare un confronto», dice la segretaria cittadina del Pd, Stefania Spiga. «Le ragioni che hanno portato alla rottura sono chiarissime anche al sindaco, al punto da essere state esplicitate in una mozione di sfiducia. Paulis negli ultimi anni si è dimostrato inadeguato a guidare la propria Giunta e la stessa maggioranza consigliare. Gli abbiamo chiesto chiari segnali di cambiamento che potessero aiutare a superare questa fase. Per tutta risposta Paulis ha cercato di offrire poltrone ai membri della minoranza. Dovrebbe dimettersi, atto quanto mai opportuno.
Maura Pibiri
venerdì 25 novembre 2011
La maggioranza non c'è più
SAN SPERATE. Il vicesindaco Fabio Lasio, l'assessore alla cultura Gianluca Schirru ed il responsabile del turismo Giorgio Collu lasciano la giunta e mollano la poltrona. Il consiglio comunale boccia - per la seconda volta nel giro di poche settimane - gli equilibri di bilancio. Il Partito democratico - con il sostegno dei gruppi d'opposizione Civica San Sperate e Socialista - apre così la corsa finale con la mozione di sfiducia siglata da dodici consiglieri. E il sindaco Antonio Paulis che abbandona l'aula con i suoi quattro fedelissimi lanciando pesanti accuse contro gli ex alleati. Il terremoto è esploso mercoledì notte nel corso dell'ultima assemblea civica. All'ordine del giorno la manovra finanziaria con la verifica degli equilibri. ‹‹Un atto dovuto - ha sottolineato l'assessore Giulia Mameli - Il bilancio è in regola con i parametri››. Immediata la replica dell'opposizione: ‹‹Peccato - ha rimarcato Paolo Gaviano - che il documento sia stato già respinto da quest'aula, viste le crepe della maggioranza››. Irremovibile la posizione dei democratici. ‹‹Pensiamo sia inevitabile - ha decretato il capogruppo Giovanni Collu - l'arrivo di un commissario ad acta per approvare il rendiconto››. Il voto finale - 8 contrari e 5 favorevoli - con la bocciatura del documento rende necessario l'arrivo di un funzionario regionale per approvare la manovra. Il primo cittadino è stato chiaro: ‹‹Che la frattura sia insanabile - ha detto Paulis - è ormai evidente.
Questo è stato il risultato di una santa alleanza tra centrosinistra e Pdl››. Poi la fuga dall'aula. Una scenetta mai vista. E i dissapori sono diventati così forti che gli assessori del Pd si sono dimessi in blocco: ‹‹La mancanza di collegialità - ha tuonato Lasio - ha determinato questa rottura. Le decisioni unilaterali del sindaco non erano più condivise da tempo da un pezzo della maggioranza››.(lp)
Questo è stato il risultato di una santa alleanza tra centrosinistra e Pdl››. Poi la fuga dall'aula. Una scenetta mai vista. E i dissapori sono diventati così forti che gli assessori del Pd si sono dimessi in blocco: ‹‹La mancanza di collegialità - ha tuonato Lasio - ha determinato questa rottura. Le decisioni unilaterali del sindaco non erano più condivise da tempo da un pezzo della maggioranza››.(lp)
San Sperate, centro di addestramento dei vigili del fuoco: appello al demanio
SAN SPERATE. ‹‹Il Centro di addestramento dei vigili del fuoco potrebbe diventare davvero un fiore all'occhiello per tutti i paesi del territorio››. Il sindaco di San Sperate, Antonio Paulis, non si arrende e rilancia la proposta per l'acquisizione della struttura che si affaccia sulla Carlo Felice, al confine tra il paese museo e Monastir. ‹‹Abbiamo sollecitato il Demanio per il trasferimento della struttura all'Unione dei Comuni del Basso Campidano attraverso il pagamento di una cifra simbolica pari ad un euro o pochi spiccioli in più. Andremo così ad ottenere un caseggiato che è inutilizzato da tempo. E, soprattutto, si porrebbe fine al degrado dell'edificio››. L'utilizzo del centro era stato prospettato in occasione dell'arrivo di clandestini tunisini e libici in Sardegna.
CS: PRECISAZIONI SULL’ARTICOLO "LA RIVOLTA CONTRO IL SINDACO"
Comunicato stampa
PRECISAZIONI SULL’ARTICOLO "LA RIVOLTA CONTRO IL SINDACO"
"Con riferimento all'articolo "La rivolta contro il sindaco" di Maura Pibiri, L'Unione Sarda del 24/11/2011, si precisa che il Partito Democratico NON è mai stato il partito del sindaco Paulis.
Dall'ottobre 2007, anno di nascita del Partito Democratico abbiamo chiesto a Paulis di impegnarsi e scegliere di aderire. Il Sindaco ha sempre rifiutato, rivendicando la sua indipendenza e la vicinanza alla lista civica Mori Nou, di cui è leader fin dalla candidatura del 2007.
Se non avesse inaugurato da quasi due anni una personale campagna elettorale e avesse prestato maggiore attenzione alla comunità sansperatina, saremo stati disponibili a continuare un confronto leale e la mediazione che è stata possibile solo grazie al lavoro degli esponenti del Partito Democratico.
Le ragioni che hanno portato alla rottura sono chiarissime da tempo anche al Sindaco, al punto da essere state esplicitate in una mozione di sfiducia. Il Sindaco negli ultimi anni si è dimostrato assolutamente inadeguato a guidare la propria Giunta e la stessa maggioranza consigliare, nonché a proporre e perseguire soluzioni efficaci ai problemi del nostro paese, dalla mancanza di servizi essenziali, ai disagi nelle scuole, ai riflessi che la crisi economica ha avuto anche da noi. Vogliamo fare solo alcuni esempi: rimpasti arbitrari in Giunta senza che fossero mai stati supportati da motivazioni chiare. Nessun tentativo di mediazione da parte del primo cittadino di ricucire il dialogo con i gruppi fuoriusciti dalla maggioranza che pure lo avevano sostenuto durante le elezioni. L'approvazione del Bilancio è stata trascinata fino a giugno inoltrato, con gravi ripercussioni sugli uffici comunali, proprio perché Paulis l'aveva subordinata all'approvazione della variante del PUC. Addirittura la cinquantesima edizione della Sagra delle Pesche è stata messa a rischio dai capricci del primo cittadino e salvata dal senso di responsabilità dell’ex Presidente del Consiglio. L’eccessivo ricorso alle consulenze, ai contratti di collaborazione sono un chiaro sintomo di incapacità di programmazione, che se effettuata per tempo, avrebbe permesso di avviare le opportune procedure di selezione pubblica e trasparente per profili come vigili, ragionieri, operai, oltre alla stabilizzazione dei part-time e degli assunti tramite Piani Occupazione. Uno scenario non più sostenibile se estremizzato dal fatto che per ben due volte in un mese non è stato possibile approvare gli equilibri di bilancio.
In tutto questo tempo, il Partito Democratico si è fatto promotore di un percorso interno che potesse rimettere in moto una macchina amministrativa continuamente turbata dalla campagna denigratoria del Sindaco. Gli abbiamo chiesto chiari segnali di cambiamento che potessero aiutare a superare questa fase. Per tutta risposta Paulis ha cercato di offrire poltrone ai membri della minoranza. Forse sono queste le ragioni non confessabili di cui parla nell’articolo.
Di fronte a questi pochi esempi, il Sindaco avrebbe dovuto trovare il coraggio di dimettersi, atto quanto mai opportuno, oltre che eticamente corretto.
Il vuoto politico, la logica della pacca sulla spalla che risponde solo all’egoismo e all'ambizioso calcolo elettorale, l'infantilismo con cui Paulis ha affrontato fino ad ora questo difficile momento per San Sperate è allarmante. Il nostro paese merita maggiore sobrietà e serietà. Non ci presteremo alla pretestuosa macchina del fango che sta mettendo in moto, né tanto meno permetteremo che questo gioco di rimpalli di responsabilità continui.
Stefania Spiga
Segretaria PD San Sperate
***
PD San Sperate
http://pdsansperate.blogspot.com/
pdsansperate@gmail.com
Siamo aperti ogni giovedì dalle 18,30 in via Verdi, 9 a San Sperate
giovedì 24 novembre 2011
La rivolta contro il sindaco
Antonio Paulis sfiduciato da 12 consiglieri su 16
Potrebbe arrivare il commissario, dopo la mozione di sfiducia votata dai dodici consiglieri di opposizione e parte della maggioranza. Attesa per il Consiglio.
Dodici consiglieri su sedici hanno firmato la mozione di sfiducia al sindaco Tonio Paulis. Non c'è più la maggioranza ma solo i numeri che rischiano davvero di mandare a casa il primo cittadino e aprire la strada al commissariamento. A sottoscrivere il documento sono stati l'opposizione, il gruppo misto e i rappresentanti del Pd (il partito di Paulis).
I FIRMATARI Una critica spietata firmata da Sergio Casti, Germana Cocco, Enrico Collu, Giorgio Collu, Giovanni Collu, Paolo Gaviano, Massimo Mameli, Fabio Pillittu, Pietro Salis, Andrea Schirru, Gianluca Schirru e persino il vice sindaco Fabio Lasio. Le motivazioni sono legate alla mancata approvazione, per la seconda volta consecutiva, degli equilibri di bilancio, causati dall'ennesimo strappo dell'ormai ex-maggioranza, la quale, avendo degli evidenti contrasti al suo interno non riesce più ad affrontare serenamente i problemi del paese. I firmatari inoltre ritengono che il sindaco non goda più della maggioranza necessaria per il proseguimento dell'azione amministrativa e che quindi non sia più legittimato ad amministrare la comunità.
LE REAZIONI «Siamo già in campagna elettorale, credo che gli uomini del mio gruppo, firmatari anch'essi del documento di sfiducia, abbiano fatto qualcosa che è stato deciso dall'esterno, insomma dal partito. Le ragioni che hanno portato a tutto ciò penso che non siano confessabili e che ci si stia nascondendo. Le riunioni di gruppo si fanno per parlare e per chiarire, nessuno mi ha mai parlato di sfiducia», è la risposta di Antonio Paulis, deciso comunque onorare il suo mandato fino alla scadenza. «Non darò le mie dimissioni, perché sono i cittadini che mi hanno votato, lavorerò fino all'ultimo e se il commissario che verrà nominato vorrà aiuto lo farò, anche gratis. Il comandante abbandona la nave sempre per ultimo, ritengo di avere lavorato bene e con molto impegno». L'opposizione intanto fa la sua analisi. «Ci spiace per quello che sta succedendo ma è stato nostro dovere far notare al sindaco che con sette defezioni del suo gruppo non ci sono i numeri per governare. Avrebbe dovuto dimettersi prima che gli fosse recapitato il documento di sfiducia con il quale viene delegittimato», ha detto Enrico Collu. Per l'ex presidente del Consiglio Giovanni Collu (Pd) «è un atto di onestà nei confronti della popolazione, si interrompe un percorso perché non ci sono più coesione e dialogo nel gruppo. Ora decidano gli elettori».
L'ASSEMBLEA Prossimo passaggio sarà la convocazione di un Consiglio comunale. Che si dovrà tenere minimo fra dieci e massimo fra 30 giorni come previsto dallo statuto comunale, dove si andrà ai voti con chiamata nominale. Se con i voti passerà la mozione di sfiducia verrà sciolto il Consiglio e nominato un commissario.
Maura Pibiri
25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne | I materiali
25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Scarica i materiali delle Democratiche e diffondili tra i tuoi contatti!
LOCANDINA: "Insieme possiamo dire BASTA!
VOLANTINO: "PER AFFERMARE I DIRITTI DI TUTTE"
Il nostro impegno è ogni giorno nelle istituzioni e nella società per il rispetto della dignità e del corpo delle donne, per sostenere i centri antiviolenza, per la lotta agli stereotipi.Per affermare i diritti di tutte.
mercoledì 23 novembre 2011
25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Raccogliamo l'invito del gruppo cagliaritano "donne e politica" che promuove per Venerdì 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un Flash mob con partenza da piazza Yenne alle ore 17 che poi si snoderà lungo via Manno e via Garibaldi.
Ciascuna/o partecipante dovrà portare con se un cartello (50x70 possibilmente giallo o bianco) con un pensiero, una frase, un'immagine, una statistica.... significativa per lei/lui e una torcia per fare luce e per essere visibili, oltre che un nastro rosso (una sciarpa, un pareo, un foulard...) per essere riconoscibili .... "il nostro filo rosso" contro la violenza.
Ci ritroveremo (chi vuole/può) alle 15.30 in via Lanusei, 19 per mettere a punto materiali e organizzazione.
Vi aspettiamo, creative/i e numerose/i!
Al termine del flash mob, il Centro di documentazione e studi delle donne e Il Circolo del Cinema Alice Guy vi invitano alla proiezione di video e dibattito
"Sguardi in divenire. PROCESSO PER STUPRO 30 ANNI DOPO", regia di Sara Filippelli, "un film di Collettiva Femminista di Sassari
"Piccole cose di valore non quantificabile"
regia di P. Genovese e L. Miniero
Cagliari 25 novembre 2011 ore 18,30
sala Eleonora d’Arborea, Via Lanusei 19A
Per saperne di più:
Proiezione di Video e dibattito- Processo per stupro 30 anni dopo
Giunta, riunione decisiva
Verdetto finale per la Giunta Paulis. Oggi alle 19 nella sala consiliare si terrà il Consiglio comunale per decidere se approvare o no gli equilibri di bilancio. Punto sollecitato dalla Regione che chiede di rispettare i tempi d'approvazione, peraltro già scaduti, ma che ha comunque concesso una proroga fino a fine mese.
Senza accordo in maggioranza la Giunta cadrà e non resterà che nominare un commissario. Nell'ultima assemblea civica il punto non è passato per sette voti a cinque più un'astensione. Tre rappresentanti della maggioranza (Fabio Lasio, Giorgio Collu e Luca Schirru, tutti del Pd) hanno abbandonato l'aula e il presidente del Consiglio, Giovanni Collu, ha rassegnato le dimissioni dalla carica sedendosi poi sui banchi dei consiglieri. Insomma, i dissidi interni alla maggioranza sono pesanti.
Si vedrà nell'incontro di domani se il sindaco Antonio Paulis avrà ancora i numeri per governare fino alla fine del mandato: i i cinque anni di legislatura scadranno in primavera. Questo consiglio comunale decisivo per San Sperate è stato convocato dopo la riunione dei capigruppo svoltasi la scorsa settimana. Senza numeri verrà il Consiglio andrà a casa; viceversa, con un accordo la Giunta sarà salva.
Maura Pibiri
L'Sos di due sindaci: «Il ponte è pericoloso»
SAN SPERATE. Un ponte ad alto tasso di pericolosità. È quello sul rio Mannu, sul budello che dal paese a Villasor. Un ponte che mostra segni di decadenza nei piloni portanti, con una struttura ormai in degrado. Poi ci sono i due curvoni all'imbocco e la strettoia a doppio senso che trasformano il percorso in un'insidia. Di qui le proteste: ‹‹Abbiamo invocato un intervento immediato per la messa in sicurezza della carreggiata. - sottolinea il sindaco, Antonio Paulis - In quel tratto, soprattutto nelle ore notturne, si rischia la vita. Nel piano strategico provinciale erano state trovate risorse pari a tre milioni ed era stato prospettato anche un disegno per una viabilità alternativa con una strada che costeggiasse il fiume realizzando così una sorta di tangenziale nei terreni di Su Pardu. Niente ancora è stato fatto». E il primo cittadino di Villasor, Walter Marongiu, non ha esitato a presentare delle richieste alla Provincia per la sistemazione del tracciato. (l.p.)
martedì 22 novembre 2011
Proposte per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di Bilancio.
Pubblichiamo sul nostro blog, la lettera con cui, già il 13 ottobre scorso, i consiglieri Gianluca Schirru, Fabio Lasio, Giovanni Collu e Giorgio Collu hanno avanzato al Sindaco le proposte per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di Bilancio.
Preso atto della nota, dandone lettura anche durante il Consiglio Comunale, la risposta del primo cittadino non è pervenuta.
Scarica la lettera qui.
Preso atto della nota, dandone lettura anche durante il Consiglio Comunale, la risposta del primo cittadino non è pervenuta.
Scarica la lettera qui.
Raccolta di firme per bloccare le modifiche al Puc
SAN SPERATE. Una petizione per stoppare le modifiche al Puc e scongiurare così il rischio che il paese museo possa perdere la sua identità di centro a prevalente carattere contadino. È l'obiettivo del comitato "Per San Sperate" che oggi alle 18, nella sala riunioni del Museo del Crudo di via Roma, illustrerà il perché della raccolta di firme: ‹‹Un disegno per cancellare il programma edificatorio della giunta Paulis - sottolineano Daniele Spiga, Manuela Serra e Riccardo Casti, tra i portavoce del sodalizio - che prevede la dispersione del patrimonio agricolo speratino andando a consumare il territorio rurale con quasi 20 ettari di edificazione attorno alla cittadina››. Una scelta sconsiderata secondo i contestatori del piano: «Che andrebbe a decretare la morte della nostra economia agricola, che domina con la raccolta delle pesche e degli agrumi, andando peraltro ad avvantaggiare una cerchia ristretta fuori dal contesto del paese››. Non mancano le alternative per far ripartire lo sviluppo: ‹‹Ci accusano di essere contro il progresso - si difendono i portavoce del comitato - Ma non è assolutamente da interpretare così la nostra protesta: chiediamo solo la sospensione della variante al programma finché non sarà stato completato un censimento del patrimonio edilizio esistente». (l. p.)
venerdì 18 novembre 2011
Assemblea di Circolo a San Sperate.
Il prossimo Consiglio Comunale sansperatino è convocato per mercoledì 23 novembre alle 19.00 nell'Aula Consigliare in via Sassari.
All'ordine del giorno, il tanto discusso punto sulla "salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, ai sensi dell'art. 193 del D.Lgs n. 267 del 18/8/2008".
Per discutere quindi della difficile situazione in Consiglio Comunale, è convocata per
MARTEDì 22 NOVEMBRE ALLE 18.00 IN VIA VERDI
L'ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI DEL CIRCOLO PD DI SAN SPERATE.
All'ordine del giorno:
- situazione comunale
- comunicazioni degli amministratori
- varie ed eventuali.
All'ordine del giorno, il tanto discusso punto sulla "salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, ai sensi dell'art. 193 del D.Lgs n. 267 del 18/8/2008".
Per discutere quindi della difficile situazione in Consiglio Comunale, è convocata per
MARTEDì 22 NOVEMBRE ALLE 18.00 IN VIA VERDI
L'ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI DEL CIRCOLO PD DI SAN SPERATE.
All'ordine del giorno:
- situazione comunale
- comunicazioni degli amministratori
- varie ed eventuali.
San Sperate, maggioranza a pezzi mercoledì Consiglio e poi a casa?
SAN SPERATE.Suona la campanella dell'ultimo round per il Consiglio. L'assemblea civica è stata infatti convocata per mercoledì prossimo alle 19.30 nell'emiciclo di via Sassari, con all'ordine del giorno l'approvazione degli equilibri del bilancio che - respinti nel corso dell'ultima seduta per la frantumazione della maggioranza - sono stati riproposti per il possibile via libera. Un'impresa in salita. Difficile sottrarsi all'impressione che il centrosinistra ha i giorni contati. Lo strappo tra le anime della coalizione - Pd da una parte, i civici di Mori Nou e Udc dall'altra - appare ormai insanabile. E potrebbe spuntare dal cilindro anche una mozione di sfiducia indirizzata al sindaco Antonio Paulis. Le diplomazie dei partiti sono al lavoro per cercare di rimettere in piedi la situazione. Il Pd, che ha costituito il nuovo gruppo consiliare capeggiato da Giovanni Collu, non indietreggia di un millimetro: ‹‹Il sindaco conosce le nostre richieste. Sinora nulla è stato fatto per risolvere la crisi››. Il sindaco replica a muso duro agli (ex?) alleati: ‹‹In realtà la loro partecipazione discontinua ha inciso sull'azione della giunta››. Il gruppo d'opposizione "Civica San Sperate" va giù duro: ‹‹Si prenda atto - dice il leader Enrico Collu - che non ci sono più i numeri per andare avanti e si vada a casa. Meglio il commissario che l'agonia››. (l. p.)
domenica 13 novembre 2011
Pronto il gruppo consigliare del PD.
E' stata depositata oggi la lettera indirizzata al Sindaco, alla Segretaria Comunale e ai consiglieri con cui si comunica la nascita del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.
Il gruppo è così composto:
- Giovanni Collu, capogruppo
- Giorgio Collu, consigliere
- Fabio Lasio, consigliere
- Gianluca Schirru, consigliere
Il gruppo è così composto:
- Giovanni Collu, capogruppo
- Giorgio Collu, consigliere
- Fabio Lasio, consigliere
- Gianluca Schirru, consigliere
giovedì 10 novembre 2011
Il bilancio è in ritardo: ultimatum della Regione
Venti giorni di tempo. È l'ultimatum che la Regione ha dato al Comune di San Sperate per approvare il punto sugli equilibri di bilancio. Se questo non dovesse passare, come è accaduto nell'ultimo consiglio comunale dove il sindaco Tonio Paulis non aveva i numeri della maggioranza, allora si applicherà la legge numero 9 del giugno 2006, ovvero commissariamento. La lettera recapitata in questi giorni ai consiglieri comunali dalla Ras, concede un ulteriore periodo di tempo per trovare un accordo tra gli uomini della giunta Paulis. Due le opzioni per il sindaco per mantenere tutto in piedi almeno fino alle prossime elezioni della prossima primavera. O rinsaldare la sua maggioranza, che ha visto tre rappresentanti del Pd fuoriuscire (Fabio Lasio, Luca Schirru, Giorgio Collu più una quarta defezione, quella del presidente del consiglio Giovanni Collu), oppure trovare un equilibrio in giunta con una nuova maggioranza che lo sostenga. Diverse le cause dei dissidi interni e della rottura della giunta Paulis: dall'approvazione del Puc alla gestione del personale. (m.p.)
Nuovo aut aut al Comune
SAN SPERATE. Il timer è ormai partito. A imporlo è stata la Regione con una lettera dell'assessore agli enti locali, Nicolò Rassu: ‹‹Si approvi lo stato degli equilibri di bilancio entro 20 giorni. - recita il testo del documento - Oppure scatterà subito la nomina del commissario straordinario››. La resa dei conti tra le anime del centrosinistra - Pd da una parte, i civici di "Mori nou" e Udc dall'altra - è dunque prevista nel giro di tre settimane. La spirale finale rischia però di iniziare nel peggiore dei modi. I bersaniani hanno infatti annunciato la costituzione di un gruppo autonomo dentro l'assemblea civica di via Sassari: ‹‹Sarà capeggiato da Giovanni Collu - ha evidenziato Stefania Spiga - Le mosse per scongiurare la caduta della giunta spettano solo al sindaco Paulis che deve riportare il dialogo nella coalizione››. Il primo cittadino è però ironico sulla scelta dei suoi (ex?) alleati: ‹‹Il Pd ha un nuovo gruppo? Non mi sembra una novità. Per il resto, mi pare di aver già compiuto parecchi passi per ricompattare la squadra, ingoiando diversi rospi per il Puc››. (l.p.)
giovedì 3 novembre 2011
martedì 1 novembre 2011
San Sperate, Paulis non molla
SAN SPERATE. Nessun passo indietro. Il sindaco Antonio Paulis (nella foto) non molla la poltrona più alta del palazzo civico di via Sassari. Anzi, parte al contrattacco dei suoi (ex?) compagni di viaggio che venerdì sera lo hanno messo di fatto con le spalle al muro in consiglio comunale. Vero - esordisce -, gli esponenti del Partito democratico sono usciti fuori dall'aula. Questo ha provocato la bocciatura degli equilibri di bilancio. Un gesto davvero irresponsabile. La verità è che la decisione non mi era stata annunciata››. Le dimissioni del presidente dell'assemblea civica Giovanni Collu è stata poi l'ennesima tegola. Una strategia che il primo cittadino rispedisce al mittente accusando i bersaniani di remare contro la coalizione. Ho fatto di tutto per cercare di tenere unita la squadra. Ma, molti dei componenti democratici, erano ormai asseti dalle riunioni della maggioranza. O, peggio ancora, della giunta. Salvo poi esprimere la loro contrarietà nell'assise municipale. Un atteggiamento da respingere››. Difficile un ricompattamento: E, comunque, vado avanti. Dimissioni? Neanche per sogno. Un comandante lascia la nave per ultimo. E' stato il Pd ad abbandonare la barca. Ora valuteremo se ci saranno le condizioni per andare avanti. Serve un senso di responsabilità anche dell'opposizione››.
La segretaria del Pd, Stefania Spiga, replica senza mezzi termini. Mi meraviglia che Paulis faccia queste dichiarazioni. Il partito da quattro anni ha tentato una mediazione continua con le anime della coalizione. Senza successo. Le riunioni di maggioranza sono state archiviate. E' il sindaco che ha agito da solo. In tutto››.
E l'opposizione spara a zero: Se avesse un po' di responsabilità - evidenzia Enrico Collu (Civica San Sperate) - il timoniere dovrebbe lasciare la nave. E' la certificazione del fallimento del centrosinistra. La maggioranza non esiste più. Il nostro sostegno al sindaco sarebbe di fatto un ribaltone. Ingiusto nei confronti degli elettori››.