martedì 10 agosto 2010

NS: Pesche a «denominazione comunale»



SAN SPERATE. Le pesche di San Sperate avranno il marchio di denominazione comunale. Uno strumento che consentirà la valorizzazione e la tutela della produzione agroalimentare. Un riconoscimento che proietterà il frutto speratino verso i mercati internazionali. L’assegnazione dell’etichetta è stata approvata dal consiglio comunale: «È un valore aggiunto per la qualità delle nostre pesche - sottolinea il sindaco Antonio Paulis - Si tratta di un momento significativo per il settore agricolo del Campidano. Al marchio potranno aderire per ora solo le pesche, ma contiamo di arricchire il paniere con altri prodotti tipici del paese museo». «Nel Comune sarà istituito un registro - aggiunge l’assessore all’agricoltura Fabrizio Madeddu - dove potranno essere iscritti i produttori che hanno i requisiti per la denominazione comunale d’origine. Il requisito fondamentale è che le pesche devono essere prodotte nel territorio di San Sperate o, comunque, essere legate alla storia locale ed alle tradizioni locali». I sapori del centro campidanese arriveranno in tutti li angoli del mondo: «Abbiamo avviato un percorso importante - conclude il docente dell’Istituto agrario Duca degli Abruzzi, Ninni Angioni - Si andrà così a rafforzare la qualità delle produzioni con un disciplinare da rispettare per gli agricoltori». (l. p.)

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