La Direzione Nazionale del Partito Democratico ha approvato il regolamento che stabilisce tempi e modi con i quali il Partito Democratico arriverà all'elezione del nuovo segretario del Partito Democratico con la Convenzione Nazionale dell'11 ottobre e le primarie che si terranno il 25.
venerdì 26 giugno 2009
Regolamento per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale
La Direzione Nazionale del Partito Democratico ha approvato il regolamento che stabilisce tempi e modi con i quali il Partito Democratico arriverà all'elezione del nuovo segretario del Partito Democratico con la Convenzione Nazionale dell'11 ottobre e le primarie che si terranno il 25.
venerdì 19 giugno 2009
Referendum elettorali, 3 si per cambiare.
mercoledì 17 giugno 2009
Iniziativa contro il disegno di legge sulle intercettazioni.
Con l'approvazione del decreto, Berlusconi e il suo governo azzerano un fondamentale strumento di indagine, con pesanti ripercussioni su prevenzione e sanzione dei reati e sul diritto di cronaca. In particolare il decreto riduce a 2 mesi il periodo in cui è possibile effettuare intercettazioni ambientali per tutti i reati, tra cui l'omicidio, con la conseguenza che molti delitti resteranno impuniti.
La pubblicazione delle intercettazini sui giornali viene poi sanzionata, in base al decreto, con la detenzione da un minimo di 30 giorni ad un massimo di un anno, nei casi in cui sia stata ordinata la distruzione dell'intercettazione pubblicata. In questo modo il governo anulla un importante strumento di controllo dell'opinione pubblica su chi ricopre incarichi istituzionali, in quanto protetti dall'immunità garantita dal Lodo Alfano.
Per denunciare questa azione di forza del governo, che con il ricorso alla fiducia, mette il bavaglio a Parlamentari, giornalisti e magistrati, è indispensabile una grande mobilitazione dei cittadini.
L’iniziativa è prevista per il prossimo venerdì 26 giugno alle ore 18.30 in Piazza del Carmine.
martedì 16 giugno 2009
Rapporto "CAMERE APERTE" sulle attività dei parlamentari nel primo anno della XVI Legislatura (2008-2009)
Amalia Schirru, parlamentare sansperatina DOC, con un indice di attività alla Camera del 5,79 risulta essere una stacanovista, secondo il Rapporto "CAMERE APERTE" sulle attività dei parlamentari nel primo anno della XVI Legislatura (2008-2009)!
L'immagine dei primi dodici mesi di vita delle Camere fotografata dall'"Osservatorio" composto da Cittadinanzattiva (movimento che dal '78 promuove i diritti dei cittadini e dei consumatori), Controllo cittadino e Openpolis, è tutt'altro che allegra!
Sono 32 le pagine del rapporto 2008-2009 sulle attività parlamentari che misurano con grafici e classifiche l'efficienza di gruppi e singoli. Un "indice di attività" elaborato in base a una serie di parametri: quante volte ogni parlamentare è stato primo firmatario o cofirmatario di un atto legislativo o ispettivo, quante volte relatore di un progetto di legge, quante volte è intervenuto in aula o in commissione, quante volte presente alle votazioni. Come si legge dallo stesso rapporto, emerge nettamente che i deputati dell'Italia dei valori sono i più attivi tra tutti i gruppi presenti alla Camera", su una scala da 0 a 10, la loro media di attività si attesterebbe attorno al 3,57. Sotto la sufficienza, ma meglio degli altri. Seguiti dal gruppo della Lega (2,67) e dal Pd (2,65).
Stesso discorso al Senato, anche lì in testa i dipietristi, seguiti però da Udc e Pd. In entrambi i rami del Parlamento, il principale gruppo di maggioranza, il Popolo delle libertà, ha raccolto il grado di efficienza più basso, ultimo alla Camera (2,01) e penultimo (seguito dal solo misto) al Senato (0,67). Quozienti che si invertono se si analizzano le presenze in occasione delle votazioni: essendo la gran parte dei ddl di origine governativa, ecco che i deputati del Pdl sono risultati presenti all'83% delle votazioni, i leghisti all'86, i democratici all'81.Da sottolineare il risultato positivo tutto al femminile: le donne hanno un indice di attività medio di 2,7, mentre gli uomini si fermano al 2,2. Tra le senatrici e i senatori "la differenza è ancora più marcata: le prime hanno un indice di attività di oltre 3 punti, mentre i senatori sono al 2". Stesso discorso per le presenze.
Per consultare l'intero Rapporto, cliccate qui.
domenica 14 giugno 2009
Incontro Al Anon a San Sperate
Per riuscire a presentare un’associazione come Al Anon in maniera esauriente ad un pubblico che non ne ha mai sentito parlare, risulta estremamente importante vedere il fenomeno dell'alcolismo in una chiave completamente diversa da come comunemente si pensa. «L'alcolismo non colpisce solo l'individuo che abusa di alcol ma coinvolge l'intero gruppo familiare, in particolare i figli, le mogli, i mariti». È partito da queste considerazioni il convegno aperto al pubblico, inteso come primo appuntamento di confronto, “…e se un tuo familiare beve troppo?” organizzato sabato scorso per i cittadini di San Sperate nella sala Anselmo Spiga, dal gruppo familiare Al-Anon, che raggruppa parenti e amici degli alcolisti.
I “servitori” delle associazioni Al-Anon e Alcolisti Anonimi, con la collaborazione del Comune, hanno portato le proprie testimonianze, raccontato le proprie esperienze e condiviso le difficoltà dovute all’abuso dell’alcol. Il sindaco Tonio Paulis, che ha introdotto i lavori dell’incontro, si è reso disponibile ad organizzare una campagna di informazione nelle scuole del territorio al fine di sensibilizzare i più giovani al problema dell’alcol.
Amalia Schirru, parlamentare del PD e sansperatina DOC, ha sottolineato come sia importante lottare contro la diffidenza e lo scetticismo di molti e attivare, attraverso la promozione d’incontri di questi tipo, relazioni stabili tra le amministrazioni e le associazioni, attraverso incontri rivolti principalmente ai familiari e agli amici di alcolisti, ma aperti a tutta la popolazione, al fine di stimolare una riflessione più ampia e uno scambio sul ruolo che la comunità ricopre rispetto ai problemi legati all’uso di alcol.
L’iniziativa di sabato pone le basi quindi per un progetto più ampio e si spera, per un nuovo servizio ai cittadini in collaborazione con l’amministrazione per il trattamento della dipendenza da alcol.
Per saperne di più: http://www.al-anon.it
venerdì 12 giugno 2009
Intercettazioni: MOBILITIAMOCI!
grazie per averci sostenuto alle elezioni europee.
Il Partito Democratico è riuscito, anche grazie a te, a fermare questa destra (qui potrai leggere le analisi del voto) ma ancora molto resta da fare
I vostri suggerimenti ci hanno aiutato in questa campagna, se vuoi rivolgerti direttamente ai nostri nuovi europarlamentari qui trovate le schede con tutte le informazioni su di loro e i riferimenti per contattarli.
Il nostro impegno non finisce qui. Ci aspettano ancora intensi giorni di mobilitazione in attesa dell'importante appuntamento dei ballottaggi alle elezioni comunali e provinciali, se nella tua città si tornerà a votare per le elezioni amministrative su questa pagina di mobilitanti.it trovi il link al sito internet del tuo candidato .Contattali, aiutarli è importante.
Ieri il governo ha blindato, imponendo la fiducia, l'approvazione alla Camera del ddl intercettazioni. Purtroppo non la crisi, non il problema dei precari o della sicurezza ma ancora una volta l’interesse privato del presidente del Consiglio è l’unica vera emergenza di questo Governo. Bloccano anche le intercettazioni antimafia e provano a farlo passare per l’interesse dei cittadini! Dobbiamo farlo sapere, perciò ti chiediamo di leggere e diffondere la lettera che tutta l'opposizione ha indirizzato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per denunciare l'azione di forza del governo, e di aderire alla campagna di mobilitanti.it
Nella pagina è presente un modulo per invitare ai tuoi amici a mobilitarsi. Usatelo, è importante!
giovedì 11 giugno 2009
Intercettazioni, passa la fiducia. La lettera dei Parlamentari PD al Presidente Napolitano
Signor Presidente,
in qualità di rappresentanti dei deputati dell’opposizione, ci rivolgiamo a Lei quale supremo garante della nostra Costituzione.
Intendiamo esprimerLe con forza il profondo disagio che sentiamo di fronte all’apposizione da parte del Governo della quindicesima fiducia, in questo ramo del Parlamento, in poco più di un anno di legislatura.
Il grave abuso di uno strumento che la Costituzione e la legge n.400 del 1988 circondano di particolari garanzie e che deve considerarsi per sua natura di carattere straordinario, non sfugge a chi segue il quotidiano evolversi dei lavori parlamentari.
La trasformazione di un istituto eccezionale nei rapporti Governo-Parlamento in un ordinario strumento di disciplina dei lavori parlamentari compromette pericolosamente l’equilibrio che la Costituzione disegna tra Governo e maggioranza e tra maggioranza e opposizione.
E’ in corso un processo di azzeramento del diritto di emendamento parlamentare, anche quando esercitato in forme contenute, di vanificazione delle norme regolamentari che prevedono il voto segreto sui temi costituzionalmente più delicati, di pratica pericolosamente estensiva dei maxiemendamenti che trasformano intere leggi in provvedimenti da votare acriticamente in blocco. Altre ancora sono le preoccupazioni se questo modo di “appropriazione” governativa dei pochi disegni di legge parlamentari, si somma ad un uso della decretazione di urgenza del tutto nuovo non tanto nella quantità, quanto nella qualità della normazione prodotta.
Poco più di due settimane orsono è stata posta per ben tre volte la questione di fiducia su un disegno di legge in materia di sicurezza ove risultavano disciplinati delicati profili attinenti ai diritti fondamentali, a questioni controverse in materia costituzionale, all’attuazione di norme comunitarie.
Oggi la fiducia viene posta sul disegno di legge in materia di intercettazioni. Il disegno di legge viene liquidato da un maxiemendamento del Governo dopo un normale confronto parlamentare e di fronte ad un numero assolutamente fisiologico di emendamenti per l’Aula e con tempi rigorosamente contingentati. Il dubbio legittimo è che il Governo usi impropriamente l’istituto della fiducia come strumento di controllo della propria “amplissima” maggioranza!
La materia ancora una volta è molto delicata. Il legislatore è chiamato ad un bilanciamento difficile tra le diverse esigenze costituzionali della giustizia e della persecuzione dei reati, della riservatezza dei cittadini e della fondamentale libertà di informazione. La proposta del governo manca clamorosamente questo obiettivo. A nostro parere, la norma che limita le intercettazioni all’esistenza di “evidenti indizi di colpevolezza” pregiudica il ricorso a questo strumento di indagine, con evidente pregiudizio delle indispensabili azioni di contrasto della criminalità da parte delle forze di polizia e della magistratura. Così pure il ruolo della libera stampa è compromesso nella perpetuazione dei diversi divieti di pubblicazione oltre il termine di durata del segreto investigativo e dalle sanzioni gravi per editori e giornalisti. Alcune norme modificano la legge sulla stampa e la recentissima legge (unanimemente approvata) sui servizi segreti, rendendo meno trasparente le necessarie attività di controllo.
Le forze di opposizione si interrogano con fortissima preoccupazione sulla compatibilità di questo continuo ricorso alla fiducia con i principi costituzionali.
Confidiamo, Signor Presidente, nel Suo intervento, nelle forme che riterrà opportune, per restituire pienezza di contenuti democratici al dibattito parlamentare sulle leggi.
Antonello Soro
Michele Vietti
Massimo Donadi
TUTTI GLI EVENTI DELLA PROSSIMA ESTATE A SAN SPERATE
lunedì 8 giugno 2009
Strane elezioni queste Europee..
domenica 7 giugno 2009
Parità in aula, non passa il Piano sociale
Da L'unione Sarda di oggi:
Otto voti contro, otto a favore. I Piani per il sociale non passano in aula. A far mancare i numeri alla maggioranza è stata l'assenza del sindaco Tonio Paulis. Un sì in meno, fondamentale per impedire ai Plus di ottenere il nulla osta. L'opposizione, da tempo allargata dopo l'abbandono della maggioranza dei tre consiglieri di Rifondazione comunista e Sdi, non rinuncia alla stoccata. «L'unico punto all'ordine del giorno non è passato, volevamo astenerci ma abbiamo votato contro per manifestare il nostro dissenso, non troviamo giusta l'assenza del sindaco che dicono essere mancato per problemi di lavoro. Ognuno di noi ha impegni, ma si organizza per i consigli. Otto voti contro e otto voti a favore dimostrano che la maggioranza non c'è più», dice Enrico Collu. «Il mio è stato un voto non per bocciare il punto all'ordine del giorno ma perchè trovo l'assenza del sindaco ingiustificata», spiega Massimo Mameli. Replica Tonio Paulis: «Penso che chiunque possa stare male, inoltre il regolamento è stato approvato nel precedente Consiglio, quest'incontro era solo per l'approvazione del consuntivo e di due regolamenti».(m.p.)
venerdì 5 giugno 2009
L'Europa che convince. Il programma del PD per le europee.
1. Rilanciare la crescita e l’integrazione interna