venerdì 26 giugno 2009

Regolamento per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale


La Direzione Nazionale del Partito Democratico ha approvato il regolamento che stabilisce tempi e modi con i quali il Partito Democratico arriverà all'elezione del nuovo segretario del Partito Democratico con la Convenzione Nazionale dell'11 ottobre e le primarie che si terranno il 25.

venerdì 19 giugno 2009

Referendum elettorali, 3 si per cambiare.

Cara amica, caro amico,

ti scriviamo perché domenica e lunedì si torna alle urne in decine di comuni e province per i turni di ballottaggio e in tutto il Paese per il referendum.
È importante tornare a votare per far vincere i candidati democratici nei comunie e nelle province. Dobbiamo scegliere le persone in base a come hanno governato, alla qualità dei programmi e alla loro credibilità. Anche la tv è poco importante nei ballottaggi perché conta il radicamento dei candidati sul territorio, perciò se non ti sei ancora infomrato consulta il nostro portale, abbiamo pubblicato l’elenco delle sfide principali con i link ai siti dei candidati , poi invita i tuoi amici a votare PD.

Domenica 21 e lunedì 22 giugno tutti gli italiani possono votare per abrogare l'attuale legge elettorale. Il Partito Democratico è per il SI per tutti e tre i referendum sulla legge elettorale. Votando sì, ognuno di noi può cambiare una legge che è stata definita “una porcata” proprio da chi l’ha scritta.
La destra ha fatto una legge che toglie ai cittadini il potere di scegliere i parlamentari. Infatti, da allora, chi siede in Parlamento è nominato dalle segreterie di partito.
A loro va bene nominare i parlamentari, perché così avranno un Parlamento più obbediente, che continuerà a rispondere al capo e non ai cittadini.
Noi invece pensiamo che la politica debba essere trasparente.
La destra dice che cambierà la legge porcata in Parlamento. Non lo hanno fatto in questo anno di governo, e non lo faranno nei prossimi anni. A meno che tu, con il tuo si al referendum, non li costringa a farlo.

Convinci i tuoi amici ad andare a votare, e a votare SI, invitali a leggere la nostra scheda.
Domenica 21 e lunedì 22 giugno, usa il tuo potere, per cambiare. Al referendum, vota si.

Grazie ancora per il tuo sostegno

mercoledì 17 giugno 2009

Iniziativa contro il disegno di legge sulle intercettazioni.


Il circolo PD di San Sperate aderisce all'iniziativa promossa dal circolo cagliaritano della Palma, che ritiene indispensabile far conoscere il contenuto del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche e sostenere le iniziative che da giorni si stanno svolgendo nel Paese.
Pensiamo che l’importanza dell’argomento debba vedere uniti tutti i circoli, le associazioni e quanti vorranno aderire.
Proprio nei giorni scorsi, la Camera dei Deputati ha approvato, con l'ennesimo voto di fiducia, il DDL che limita le intercettazioni telefoniche disposte dalla magistratura e ne vieta la pubblicazione fino al processo stabilendo anche il carcere per i cronisti e multe per gli editori che violano il divieto.


Con l'approvazione del decreto, Berlusconi e il suo governo azzerano un fondamentale strumento di indagine, con pesanti ripercussioni su prevenzione e sanzione dei reati e sul diritto di cronaca. In particolare il decreto riduce a 2 mesi il periodo in cui è possibile effettuare intercettazioni ambientali per tutti i reati, tra cui l'omicidio, con la conseguenza che molti delitti resteranno impuniti.

La pubblicazione delle intercettazini sui giornali viene poi sanzionata, in base al decreto, con la detenzione da un minimo di 30 giorni ad un massimo di un anno, nei casi in cui sia stata ordinata la distruzione dell'intercettazione pubblicata. In questo modo il governo anulla un importante strumento di controllo dell'opinione pubblica su chi ricopre incarichi istituzionali, in quanto protetti dall'immunità garantita dal Lodo Alfano.

Per denunciare questa azione di forza del governo, che con il ricorso alla fiducia, mette il bavaglio a Parlamentari, giornalisti e magistrati, è indispensabile una grande mobilitazione dei cittadini.


L’iniziativa è prevista per il prossimo venerdì 26 giugno alle ore 18.30 in Piazza del Carmine.

Where is my vote?


Il video di milioni di manifestanti iraniani che sfilano in silenzio con le mani alzate per Moussavi.

martedì 16 giugno 2009

Rapporto "CAMERE APERTE" sulle attività dei parlamentari nel primo anno della XVI Legislatura (2008-2009)


Amalia Schirru, parlamentare sansperatina DOC, con un indice di attività alla Camera del 5,79 risulta essere una stacanovista, secondo il Rapporto "CAMERE APERTE" sulle attività dei parlamentari nel primo anno della XVI Legislatura (2008-2009)!


L'immagine dei primi dodici mesi di vita delle Camere fotografata dall'"Osservatorio" composto da Cittadinanzattiva (movimento che dal '78 promuove i diritti dei cittadini e dei consumatori), Controllo cittadino e Openpolis, è tutt'altro che allegra!

Sono 32 le pagine del rapporto 2008-2009 sulle attività parlamentari che misurano con grafici e classifiche l'efficienza di gruppi e singoli. Un "indice di attività" elaborato in base a una serie di parametri: quante volte ogni parlamentare è stato primo firmatario o cofirmatario di un atto legislativo o ispettivo, quante volte relatore di un progetto di legge, quante volte è intervenuto in aula o in commissione, quante volte presente alle votazioni. Come si legge dallo stesso rapporto, emerge nettamente che i deputati dell'Italia dei valori sono i più attivi tra tutti i gruppi presenti alla Camera", su una scala da 0 a 10, la loro media di attività si attesterebbe attorno al 3,57. Sotto la sufficienza, ma meglio degli altri. Seguiti dal gruppo della Lega (2,67) e dal Pd (2,65).

Stesso discorso al Senato, anche lì in testa i dipietristi, seguiti però da Udc e Pd. In entrambi i rami del Parlamento, il principale gruppo di maggioranza, il Popolo delle libertà, ha raccolto il grado di efficienza più basso, ultimo alla Camera (2,01) e penultimo (seguito dal solo misto) al Senato (0,67). Quozienti che si invertono se si analizzano le presenze in occasione delle votazioni: essendo la gran parte dei ddl di origine governativa, ecco che i deputati del Pdl sono risultati presenti all'83% delle votazioni, i leghisti all'86, i democratici all'81.

Da sottolineare il risultato positivo tutto al femminile: le donne hanno un indice di attività medio di 2,7, mentre gli uomini si fermano al 2,2. Tra le senatrici e i senatori "la differenza è ancora più marcata: le prime hanno un indice di attività di oltre 3 punti, mentre i senatori sono al 2". Stesso discorso per le presenze.


Per consultare l'intero Rapporto, cliccate qui.



domenica 14 giugno 2009

Incontro Al Anon a San Sperate


Per riuscire a presentare un’associazione come Al Anon in maniera esauriente ad un pubblico che non ne ha mai sentito parlare, risulta estremamente importante vedere il fenomeno dell'alcolismo in una chiave completamente diversa da come comunemente si pensa.
«L'alcolismo non colpisce solo l'individuo che abusa di alcol ma coinvolge l'intero gruppo familiare, in particolare i figli, le mogli, i mariti». È partito da queste considerazioni il convegno aperto al pubblico, inteso come primo appuntamento di confronto, “…e se un tuo familiare beve troppo?” organizzato sabato scorso per i cittadini di San Sperate nella sala Anselmo Spiga, dal gruppo familiare Al-Anon, che raggruppa parenti e amici degli alcolisti.

I “servitori” delle associazioni Al-Anon e Alcolisti Anonimi, con la collaborazione del Comune, hanno portato le proprie testimonianze, raccontato le proprie esperienze e condiviso le difficoltà dovute all’abuso dell’alcol. Il sindaco Tonio Paulis, che ha introdotto i lavori dell’incontro, si è reso disponibile ad organizzare una campagna di informazione nelle scuole del territorio al fine di sensibilizzare i più giovani al problema dell’alcol.

Amalia Schirru, parlamentare del PD e sansperatina DOC, ha sottolineato come sia importante lottare contro la diffidenza e lo scetticismo di molti e attivare, attraverso la promozione d’incontri di questi tipo, relazioni stabili tra le amministrazioni e le associazioni, attraverso incontri rivolti principalmente ai familiari e agli amici di alcolisti, ma aperti a tutta la popolazione, al fine di stimolare una riflessione più ampia e uno scambio sul ruolo che la comunità ricopre rispetto ai problemi legati all’uso di alcol.

L’iniziativa di sabato pone le basi quindi per un progetto più ampio e si spera, per un nuovo servizio ai cittadini in collaborazione con l’amministrazione per il trattamento della dipendenza da alcol.

Per saperne di più: http://www.al-anon.it

venerdì 12 giugno 2009

Intercettazioni: MOBILITIAMOCI!

Caro amico, cara amica

grazie per averci sostenuto alle elezioni europee.
Il Partito Democratico è riuscito, anche grazie a te, a fermare questa destra (
qui potrai leggere le analisi del voto) ma ancora molto resta da fare
I vostri suggerimenti ci hanno aiutato in questa campagna, se vuoi rivolgerti direttamente ai nostri nuovi europarlamentari
qui trovate le schede con tutte le informazioni su di loro e i riferimenti per contattarli.

Il nostro impegno non finisce qui. Ci aspettano ancora intensi giorni di mobilitazione in attesa dell'importante appuntamento dei ballottaggi alle elezioni comunali e provinciali, se nella tua città si tornerà a votare per le elezioni amministrative su questa pagina di mobilitanti.it trovi il link al sito internet del tuo candidato .Contattali, aiutarli è importante.

Ieri il governo ha blindato, imponendo la fiducia, l'approvazione alla Camera del ddl intercettazioni. Purtroppo non la crisi, non il problema dei precari o della sicurezza ma ancora una volta l’interesse privato del presidente del Consiglio è l’unica vera emergenza di questo Governo. Bloccano anche le intercettazioni antimafia e provano a farlo passare per l’interesse dei cittadini! Dobbiamo farlo sapere, perciò ti chiediamo di leggere e diffondere la lettera che tutta l'opposizione ha indirizzato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per denunciare l'azione di forza del governo, e di aderire alla campagna di mobilitanti.it

Nella pagina è presente un modulo per invitare ai tuoi amici a mobilitarsi. Usatelo, è importante!

giovedì 11 giugno 2009

Intercettazioni, passa la fiducia. La lettera dei Parlamentari PD al Presidente Napolitano

Ecco la lettera presentata a Giorgio Napolitano dal Pd, Idv e Udc

Signor Presidente,
in qualità di rappresentanti dei deputati dell’opposizione, ci rivolgiamo a Lei quale supremo garante della nostra Costituzione.
Intendiamo esprimerLe con forza il profondo disagio che sentiamo di fronte all’apposizione da parte del Governo della quindicesima fiducia, in questo ramo del Parlamento, in poco più di un anno di legislatura.
Il grave abuso di uno strumento che la Costituzione e la legge n.400 del 1988 circondano di particolari garanzie e che deve considerarsi per sua natura di carattere straordinario, non sfugge a chi segue il quotidiano evolversi dei lavori parlamentari.
La trasformazione di un istituto eccezionale nei rapporti Governo-Parlamento in un ordinario strumento di disciplina dei lavori parlamentari compromette pericolosamente l’equilibrio che la Costituzione disegna tra Governo e maggioranza e tra maggioranza e opposizione.
E’ in corso un processo di azzeramento del diritto di emendamento parlamentare, anche quando esercitato in forme contenute, di vanificazione delle norme regolamentari che prevedono il voto segreto sui temi costituzionalmente più delicati, di pratica pericolosamente estensiva dei maxiemendamenti che trasformano intere leggi in provvedimenti da votare acriticamente in blocco. Altre ancora sono le preoccupazioni se questo modo di “appropriazione” governativa dei pochi disegni di legge parlamentari, si somma ad un uso della decretazione di urgenza del tutto nuovo non tanto nella quantità, quanto nella qualità della normazione prodotta.
Poco più di due settimane orsono è stata posta per ben tre volte la questione di fiducia su un disegno di legge in materia di sicurezza ove risultavano disciplinati delicati profili attinenti ai diritti fondamentali, a questioni controverse in materia costituzionale, all’attuazione di norme comunitarie.
Oggi la fiducia viene posta sul disegno di legge in materia di intercettazioni. Il disegno di legge viene liquidato da un maxiemendamento del Governo dopo un normale confronto parlamentare e di fronte ad un numero assolutamente fisiologico di emendamenti per l’Aula e con tempi rigorosamente contingentati. Il dubbio legittimo è che il Governo usi impropriamente l’istituto della fiducia come strumento di controllo della propria “amplissima” maggioranza!
La materia ancora una volta è molto delicata. Il legislatore è chiamato ad un bilanciamento difficile tra le diverse esigenze costituzionali della giustizia e della persecuzione dei reati, della riservatezza dei cittadini e della fondamentale libertà di informazione. La proposta del governo manca clamorosamente questo obiettivo. A nostro parere, la norma che limita le intercettazioni all’esistenza di “evidenti indizi di colpevolezza” pregiudica il ricorso a questo strumento di indagine, con evidente pregiudizio delle indispensabili azioni di contrasto della criminalità da parte delle forze di polizia e della magistratura. Così pure il ruolo della libera stampa è compromesso nella perpetuazione dei diversi divieti di pubblicazione oltre il termine di durata del segreto investigativo e dalle sanzioni gravi per editori e giornalisti. Alcune norme modificano la legge sulla stampa e la recentissima legge (unanimemente approvata) sui servizi segreti, rendendo meno trasparente le necessarie attività di controllo.
Le forze di opposizione si interrogano con fortissima preoccupazione sulla compatibilità di questo continuo ricorso alla fiducia con i principi costituzionali.
Confidiamo, Signor Presidente, nel Suo intervento, nelle forme che riterrà opportune, per restituire pienezza di contenuti democratici al dibattito parlamentare sulle leggi.

Antonello Soro
Michele Vietti
Massimo Donadi 

TUTTI GLI EVENTI DELLA PROSSIMA ESTATE A SAN SPERATE


TUTTI GLI EVENTI DELLA PROSSIMA ESTATE A SAN SPERATE:  

***CONVEGNO INFORMATIVO: “..…e se un tuo amico o un familiare beve troppo?... 

***Omaggio a David Alfaro Siqueiros 

***MONUMENTI APERTI A SAN SPERATE: 

***JAZZIN'SANSPERATE FESTIVAL 

***CUNCAMBIAS 2009 

lunedì 8 giugno 2009

Italia - V CIRCOSCRIZIONE: ITALIA INSULARE - Regione: SARDEGNA - Provincia: CAGLIARI - Comune: SAN SPERATE




Strane elezioni queste Europee..

Sono a casa da 15 minuti, di rientro dai seggi a San Sperate.

Leggo che con i dati della terza proiezione Rai, PD, Radicali e IDV sono al 38%, in linea con le politiche 2008... Nel nostro collegio, Sicilia-Sardegna, 29,6 PD contro 33,4 PDL. Nella disgrazia, non è male!
Intanto a San Sperate si vince e si vince bene. La bassissima affluenza, 2661 votanti contro 6453 aventi diritto, non ha influito sul buon esito dello scrutinio.

Questo il riepilogo "a caldo", ovviamente parziale, ovviamente provvisorio:
SEZIONE 1: PD 187 - PDL 152
SEZIONE 2: PD 127 - PDL 124
SEZIONE 3: PD 159 - PDL 169
SEZIONE 4: PD 147 - PDL 152
SEZIONE 5: PD 189 - PDL 148
SEZIONE 6: PD 163 - PDL 125

Totale: 992 PD - 870 PDL

domenica 7 giugno 2009

Parità in aula, non passa il Piano sociale

Da L'unione Sarda di oggi:

Otto voti contro, otto a favore. I Piani per il sociale non passano in aula. A far mancare i numeri alla maggioranza è stata l'assenza del sindaco Tonio Paulis. Un sì in meno, fondamentale per impedire ai Plus di ottenere il nulla osta. L'opposizione, da tempo allargata dopo l'abbandono della maggioranza dei tre consiglieri di Rifondazione comunista e Sdi, non rinuncia alla stoccata. «L'unico punto all'ordine del giorno non è passato, volevamo astenerci ma abbiamo votato contro per manifestare il nostro dissenso, non troviamo giusta l'assenza del sindaco che dicono essere mancato per problemi di lavoro. Ognuno di noi ha impegni, ma si organizza per i consigli. Otto voti contro e otto voti a favore dimostrano che la maggioranza non c'è più», dice Enrico Collu. «Il mio è stato un voto non per bocciare il punto all'ordine del giorno ma perchè trovo l'assenza del sindaco ingiustificata», spiega Massimo Mameli. Replica Tonio Paulis: «Penso che chiunque possa stare male, inoltre il regolamento è stato approvato nel precedente Consiglio, quest'incontro era solo per l'approvazione del consuntivo e di due regolamenti».(m.p.)

venerdì 5 giugno 2009

L'Europa che convince. Il programma del PD per le europee.

Questi i punti principali:

1. Rilanciare la crescita e l’integrazione interna 
Quello di cui ha bisogno l’Europa è l’ avvio di una politica europea di investimenti per lo sviluppo e di un più forte coordinamento delle politiche economiche e delle misure di stimolo all’economia.  
Le vie da percorrere sono le seguenti:  
* l’adozione da parte della Commissione di un documento di programmazione economica e finanziaria; 
* la modifica del Patto di stabilità e di crescita per scorporare dal calcolo del deficit le spese per investimenti in infrastrutture e attività di ricerca (certificati nella loro rilevanza europea dalla Banca Europea degli Investimenti); 
* la revisione e un adeguamento del bilancio comunitario alle sfide che l’Unione deve affrontare: un bilancio che renda possibili investimenti da concentrare nel campo della ricerca, della formazione superiore, dell’innovazione tecnologica; 
* la emissione di titoli del debito pubblico europeo per finanziare grandi investimenti a favore della crescita. L’obiettivo è consentire ai paesi europei ad un tempo il rafforzamento delle infrastrutture materiali e immateriali e l’innalzamento dei livelli di ricerca scientifica e tecnologica in accordo con il perseguimento della Strategia di Lisbona; 
* un forte sistema di regolazione e supervisione finanziaria e bancaria, integrato con la Bce e con gli Enti nazionali, per esercitare un efficace controllo ai vari livelli incluso quello sugli attori finanziari che operano su scala continentale; 
* limiti sulle retribuzioni e sui bonus dei dirigenti in modo che i loro compensi non prescindano dai risultati e nuove regole per prevenire conflitti d’interesse.   

2. Nuove politiche redistributive  
* Mettere a regime e rafforzare il Fondo costituito per sostenere i lavoratori e le imprese colpite dalla concorrenza internazionale: è necessario un finanziamento adeguato se si vuole che il Fondo dia un sostegno effettivo e non si riduca ad interventi simbolici. 
* Adottare ammortizzatori sociali universali, del reddito minimo e dei sostegni ai bassi salari. Si tratta di misure di grande attualità e che danno un senso concreto all’Europa sociale. 
* Promuovere politiche comuni per la buona occupazione, specie dei gruppi più deboli sul mercato del lavoro, riducendo le diseguaglianze sociali nei paesi dell’Unione.   

3. Un’Europa protagonista della “green economy” 
La Comunità europea era nata anche per l’energia, quella spinta iniziale va rinnovata. Per l’Italia si tratta di recuperare un ritardo accumulato negli anni di governo del centrodestra, che aveva nell’amministrazione Bush l’unico partner occidentale affine in atteggiamenti scettici e persino negazionisti.  
La sfida dell’ambiente si incrocia poi in particolare in Italia con quella dell’innovazione e della qualità, fondamentali per la competitività della nostra economia e vede nella vitalità delle nostre imprese un’importante strumento.   

4. Un’Europa più vicina alle nuove generazioni 
Istruzione, innovazione, mobilità sono alla base di una cittadinanza europea attiva. Questo comporta maggiori sostegni per quelle azioni e quei programmi come Erasmus che contribuiscono a creare una cittadinanza europea autentica e vissuta. Erasmus deve diventare obbligatorio in tutte le università. La mobilità va estesa oltre l’università, sviluppando programmi Erasmus dei funzionari, degli imprenditori, degli insegnanti. Va inoltre promossa nei paesi membri “una educazione civica europea” perché si impari da piccoli a vivere e riconoscersi come cittadini europei. Importante sarebbe lanciare un programma per un Servizio civile europeo.   

5. Un uguaglianza di genere 
Aspetto essenziale del programma europeo dei democratici è l’impegno per realizzare l’uguaglianza di genere in Italia e in Europa. Le donne in media guadagnano ancora il 15% in meno degli uomini a parità di lavoro ed è molto più frequente che siano disoccupate, emarginate dal mercato del lavoro per mancanza di posti di lavoro adeguati, o siano impegnate in lavori sottopagati o di basso livello o a tempo parziale. Proponiamo di creare una Carta europea dei diritti delle donne in tutta l’Unione Europea e per promuovere meccanismi che garantiscano l’uguaglianza di genere in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e politica.   

6. Contribuire alla definizione di nuove regole della finanza internazionale 
Una efficace regolazione pubblica è necessaria per il buon andamento dei mercati finanziari. 
Quindi nuove regole per:  
* rinsaldare la coerenza della sua azione esterna unificando la rappresentanza delle sue posizioni nelle istituzioni globali, dalle Nazioni Unite, al G8, alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale, fino ad arrivare ad avere una voce unica in molte di queste istituzioni. Indispensabile, in ogni caso, è unificare la rappresentanza internazionale della zona euro; 
* promuovere la ripresa e la conclusione positiva del negoziato multilaterale sul commercio. L’Europa ricaverebbe solo svantaggi da un indebolimento dell’Organizzazione mondiale del commercio e delle sue regole multilaterali.  

7. Tutelare il nostro tessuto agricolo 
Occorre incrementare il protagonismo internazionale della nostra offerta alimentare. Obiettivo primario è continuare nella valorizzazione del nostro patrimonio di qualità, tradizioni e legami con il territorio. Il Partito democratico è impegnato nella ricerca di soluzioni che preservino e accrescano un patrimonio economico, sociale e ambientale di straordinaria importanza come quello agricolo, anche nell’ottica del processo di partenariato mediterraneo, per fare del Mezzogiorno d’Italia una piattaforma di valorizzazione dell’intera offerta alimentare mediterranea.   

8. Governare il fenomeno migratorio 
L’immigrazione è una sfida di carattere economico, sociale e culturale di tale portata da richiedere politiche di ampio respiro e soprattutto una gestione comunitaria e non unilaterale della questione. La cooperazione europea è essenziale per governare il fenomeno migratorio e promuovere una giusta e responsabile politica rispondente ai bisogni economici dell’Europa e rispettosa dei diritti degli immigrati. Una politica che sia percepita dai cittadini come un’opportunità e non una sfida alla loro sicurezza. L’immigrazione legale e controllata è la più efficiente forma di contrasto all’immigrazione clandestina. La risposta non è nei ghetti o nella xenofobia ma in politiche che combattano severamente l’immigrazione clandestina, il lavoro nero, il traffico di esseri umani e assicurino l’integrazione. Ciò che ha iniziato a fare l’Europa in questo campo va nella direzione giusta ma è ancora troppo poco. Non si può delegare il controllo delle frontiere esterne dell’Unione e la politica degli accordi internazionali (gli strumenti più efficaci) solo agli Stati membri.  
* Occorre una comune politica di controllo delle frontiere esterne dell’Unione e vanno stipulati da parte dell’Unione Europea accordi di cooperazione e riammissione con i paesi extra europei; 
* va impostata una politica di integrazione fondata sul rispetto dei doveri e sul progressivo riconoscimento di diritti di partecipazione, rappresentanza e cittadinanza; 
* va sostenuta una politica comune sull’asilo basata su regole giuste e condivise dai paesi membri dell’Unione per coloro che fuggono da regimi tirannici e da persecuzioni.   

9. Contrastare il crimine e il terrorismo  
Più sicurezza per i cittadini europei significa anche più cooperazione contro il crimine organizzato e il terrorismo. La libera circolazione dei cittadini europei attraverso il sistema di Schengen è una della più importanti realizzazioni europee: non va rimessa in discussione ma va efficacemente garantita attraverso una più forte cooperazione delle autorità giudiziarie e delle forze di polizia e di sicurezza europee. La difesa rigida delle competenze nazionali in materia di sicurezza è una forma di miopia che riduce la risposta alla domanda di sicurezza dei cittadini. 
Ecco perché occorre:  
* consolidare la cooperazione delle forze giudiziarie e di polizia degli stati membri al fine di combattere e prevenire la criminalità organizzata, le minacce alla vita e alle libertà dei cittadini; 
* rafforzare energicamente l’Europol, perché diventi presto una vera e propria Polizia Europea, in grado di contrastare efficacemente le grandi multinazionali del crimine e irrobustire Eurojust e lo spazio giudiziario europeo; 
* individuare, nella lotta terrorismo, che resta una grave minaccia, più efficaci forme di collaborazione tra le intelligence dei Paesi europei, sino ad un coordinamento stabile sul modello di Europol, dove scambiare informazioni, compiere analisi condivise, promuovere iniziative di prevenzione.  

10. Dare maggiore consistenza e coerenza all’azione internazionale dell’Unione e costruire una politica di sicurezza e difesa europea 
L’Unione europea deve essere sempre di più protagonista nel promuovere la pace, la prevenzione e la risoluzione dei conflitti. Per il nostro paese è essenziale costruire una effettiva Unione euromediterranea basata sui principi di cooperazione e solidarietà regionale.  
Far sì che il nuovo multipolarismo rafforzi e non indebolisca la cooperazione. L’Unione europea dovrà aumentare gli sforzi per sradicare la povertà nei paesi in via di sviluppo. La nuova legislatura europea 2009/2014 coincide con il tempo rimanente per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Occorre mettere in campo oltre ai programmi di aiuto dell’Unione già esistenti, fonti ulteriori di finanziamento allocando almeno lo 0,7 del prodotto nazionale lordo alla politica di sviluppo e realizzando i programmi in modo più coordinato, efficace e mirato.

martedì 2 giugno 2009

Volantinaggio EUROPEE 2009


Vi aspettiamo domani, mercoledì 3 Giugno, a San Sperate dalle 9.15 al mercatino in Piazza 1' Maggio, per il volantinaggio organizzato per le Europee 2009. Saranno dei nostri anche il commissario regionale Achille Passoni, Amalia Schirru, la candidata Francesca Barracciu e l'amministrazione comunale.

pdsansperate.blogspot.com

ll Partito Democratico di San Sperate ha attivato il suo blog
Attraverso questo spazio sarà possibile commentare la politica a San Sperate, partecipare alle discussioni e confrontarsi sui temi più importanti della politica locale, regionale, nazionale e internazionale.