Si sono ufficialmente chiuse anche a San Sperate, le operazioni di rinnovo delle tessere per il 2010.
Siamo mediamente soddisfatti dell’andamento del tesseramento, che si chiude con 32 tessere, di cui cinque nuovi iscritti, ma 14 in meno rispetto al 2009. 17 sono gli uomini e 15 le donne iscritte.
Certo, per un comune di ottomila abitanti, le cifre non sono entusiasmanti: rispetto agli anni scorsi abbiamo avuto non poche difficoltà iniziali in relazione al nuovo regolamento provinciale, che ha rallentato il lavoro nel Circolo. Nonostante le iniziative, le giornate di mobilitazione, il Porta a porta, anche al Circolo è stato difficile garantire una presenza assidua: i militanti potevano richiedere la tessera solo in alcuni giorni e orari specifici. È altresì vero che un calo, che si registra anche a livello nazionale, potrebbe essere “fisiologico”, visto che non ci sono scadenze congressuali imminenti.
Per certi versi, siamo fiduciosi: partecipano con assiduità alle nostre iniziative diversi simpatizzanti e nuovi ragazzi cominciano ad avvicinarsi incuriositi, che di questo periodo è sicuramente un dato non trascurabile. Anzi.
Ora è davvero tempo di prepararsi alle nuove sfide politiche dei prossimi mesi. Non abbiamo solo bisogno di riconfermare le adesioni ma cercheremo di migliorare ancora: ripartiremo appunto con un gruppo di giovani, che in passato hanno dimostrato di essere il vero motore delle iniziative meglio riuscite.
Nell’agenda politica per il 2011, anche molte più questioni comunali e locali. Ripartiamo dal nostro Comune, dal nostro territorio. Cercando, e questo sarà un buon proposito per il nuovo anno, di non farci schiacciare da una situazione politica nazionale e regionale, che francamente non reggiamo più. Da un lato, siamo stanchi di “mettere la faccia” sul territorio, per le scelte dei nostri dirigenti nazionali che fatichiamo a capire, su cui noi, la base, poco possiamo incidere. D’altra parte, la situazione amministrativa sulla quale il partito sansperatino si è già espresso nei mesi precedenti, necessita ora di maggiore attenzione anche da parte nostra, del livello politico. Sono state troppo poche le occasioni di confronto con gli amministratori del PD: dobbiamo rimediare in virtù della scadenza elettorale per le comunali.
La strada da fare è lunga e il tempo comincia a stringere.
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