martedì 3 novembre 2009

Norme attuazione PUC

Pubblichiamo oggi, la nota ufficiale inviata alla stampa dal Vice Sindaco Fabio Lasio sulla modifica alle norme di attuazione del PUC, relative all’arretramento delle costruzioni in centro storico dal filo strada.

"In ordine alla modifica alle norme di attuazione del PUC, relative all’arretramento delle costruzioni in centro storico dal filo strada, evidenzio le seguenti specificazioni:

- L’arretramento è una facoltà del concessionario e non un obbligo, inoltre tale arretramento non deve obbligatoriamente dar luogo ad una viabilità avente sezione di 7,00 mt.;

- Si riferisce ai casi di demolizione con ricostruzione (laddove questa sia consentita) ed alle nuove edificazioni (lotti liberi), quindi non applicabile di per se a tutti gli edifici del centro storico prospicienti su una viabilità compromessa (sono sicuramente esclusi gli interventi su edifici aventi valenza storico-artistica, su edifici aventi vincolo di portale, oltre a tutti gli altri casi nei quali non è consentito demolire);

- E’ condizionato all’approvazione di un apposito programma nell'ambito del nuovo Piano Particolareggiato del centro Storico. Tale strumento attuativo è soggetto all’analisi da parte della competente Commissione Edilizia, del Consiglio Comunale ed al successivo controllo da parte dei competenti uffici della Regione;

Giova ricordare che ogni singolo progetto, relativo ad immobili ricadenti in centro storico, deve inoltre essere sottoposto al vaglio della Commissione Edilizia in Materia Paesaggistico-Ambientale, composta anche da un esperto in materia di tutela paesistica, ai sensi della L.R. 28/1998.

Relativamente invece alle dichiarazioni della minoranza, è da stigmatizzare la dichiarazione fatta dal capogruppo in consiglio comunale: "il centro storico di San Sperate non è certo quello di Castelsardo.....", a significare che non è un centro storico di valore...

Inoltre, aggiungo che i riscoperti "paladini del centro storico" piuttosto che cavalcare l'onda, farebbero meglio, loro ed i loro compagni di merende (ex e non), innanzi tutto a verificare bene la portata delle norme di cui tanto si sparla e, soprattutto, a dare personalmente l'esempio, tutelando il centro storico ed evitando di realizzare serrande metalliche, balconi in aggetto su strutture moderne, portoni metallici basculanti prospicenti sulla viabilità storica etc. ..etc.... azioni che sicuramente non vanno verso il rispetto e la valorizzazione del nostro amato centro storico di cui tanto si riempiono la bocca!!!"

Il Vicesindaco
Assessore all'Urbanistica
Dott. Fabio Lasio

7 commenti:

  1. Pubblichiamo anche copia della mail inviata dal Vicesindaco Lasio al giornaliosta della Nuova Sardegna, Luciano Pirroni, in risposta all'articolo pubblicato oggi a pag. 24 sulle presunte devastazioni in atto nel cenrto storico di San Sperate.
    E' in parte ripresa dalla replica all'Unione Sarda, con alcune importanti integrazioni.

    Per doverosa corretta informazione da divulgare il più possibile.

    --------- Original Message --------
    Da: fabio.lasio
    To: "lucianopirroni
    Oggetto: Re: R: Recapiti
    Data: 03/11/09 10:20

    Ciao Luciano, noto con dispiacere che, anche sulla NUOVA di oggi, la disinformazione dilaga..... oppure c'è qualcuno che vuole cavalcare l'onda di una presunta demolizione di massa in centro storico!?!? C'è addirittura chi parla di "stravolgimento della storia " e di "demilizione delle case a corte"....mi chiedo: avranno letto le modifiche proposte??? ed ancora: ricordano le vecchie norme???
    Lo dico perchè il consigliere di minoranza intervistato (senza contraddittorio), oltre che essere di centro destra, è anche un tecnico che esercita la professione il loco....si presume pertanto che debba conoscere le norme, se non le nuove, almeno le vecchie....!!!!!!!.

    Evidentemente così non è.
    In ordine alla modifica alle norme di attuazione del PUC, proposte dalla maggioranza di centro sinistra e relative all’arretramento delle costruzioni in centro storico dal filo strada, peraltro già previsto ed in maniera generalizzata dalle vecchie norme, evidenzio le seguenti specificazioni:
    - L’arretramento è una facoltà del concessionario e non un obbligo, inoltre tale arretramento non deve obbligatoriamente dar luogo ad una viabilità avente sezione di 7,00 mt.;
    - Si riferisce ai casi di demolizione con ricostruzione (laddove questa sia consentita) ed alle nuove edificazioni (lotti liberi), quindi non applicabile di per se a tutti gli edifici del centro storico prospicienti su una viabilità compromessa (sono sicuramente esclusi gli interventi su edifici aventi valenza storico-artistica, su edifici aventi vincolo di portale, oltre a tutti gli altri casi nei quali non è consentito demolire);
    - E’ condizionato all’approvazione di un apposito programma nell'ambito del nuovo Piano Particolareggiato del Centro Storico. Tale strumento attuativo è soggetto all’analisi da parte della competente Commissione Edilizia, del Consiglio Comunale ed al successivo controllo di coerenza da parte dei competenti uffici della Regione;

    Giova ricordare che ogni singolo progetto, relativo ad immobili ricadenti in centro storico, deve inoltre essere sottoposto al vaglio della Commissione Edilizia in Materia Paesaggistico-Ambientale, composta anche da un esperto in materia di tutela paesistica, ai sensi della L.R. 28/1998.

    Relativamente invece alle dichiarazioni della minoranza, è da stigmatizzare la dichiarazione fatta dal capogruppo in consiglio comunale: "il centro storico di San Sperate non è certo quello di Castelsardo.....", a significare che non è un centro storico di valore ...... e non aggiungo altro ....
    RingraziandoTi per la possibilità di replica offertami, porgo i più cordiali saluti.

    Il Vicesindaco
    Assessore all'Urbanistica
    Dott. Fabio Lasio

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  2. Vorrei commentare questa norma da cittadino di San Sperate, in base al buon senso comune.

    Mi pare di capire che questa norma si incentra sulla viabilità.

    Se passeggio per il centro storico non mi aspetto di trovare una strada di sette metri, in mezzo alle altre stradine. Mi sembrerebbe fuori luogo, oltre che aver violato l'identità del centro storico.

    Certo se voglio passare in macchina in una di quelle vecchie e strette stradine, o addirittura se abito lì, questo per me rappresenta un fastidio.

    Ma non penso certo di modificare il centro storico per il mio comodo, addirittura incentivato dal Comune.

    Cercherei altre soluzioni, come cambiare tipo di macchina, o valutare se per le mie caratteristiche non sia più opportuno spostarmi in un altra zona.

    D'altra parte quando si sceglie dove andare ad abitare, e si sceglie il centro storico, è evidente che si deve rinunciare a comodità come la viabilità, ma in nome di qualcosa di più importante come l'identità storica.

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  3. Non è mia abitudine scrivere nei blog, in quanto preferisco sempre parlare direttamente con le persone, in questo caso però, chiamato in causa dal Nostro ViceSindaco non posso esimermi dal rispondere. Puntualizzo la mia dichiarazione riportata in maniera completamente errata dal Nostro ViceSindaco. Non ho detto che il nostro centro storico non ha alcun valore, ma che l'Amministrazione comunale, della quale fa parte il Nostro ViceSindaco, con le scelte fatte dimostra di non dare alcun valore al nostro centro storico. Non solo! Mai parlato di Castelsardo (forse il ViceSindaco lo ha sognato), ma ho fatto l'esempio di realtà importanti come Assisi o, per stare in Sardegna, la stessa Cagliari o Tempio, dove sicuramente una norma di questo tipo non avrebbe permesso la salvaguardia dei loro centri storici.
    Per quanto riguarda gli attacchi gratuiti personali, come sempre stato nel mio stile, non ne ho mai fatto e non rispondo. Chi li fà dimostra lo spessore politico e culturale che lo contraddistingue.

    Fabio Pillitu
    (Capogruppo minoranza consiglio comunale San Sperate)

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  4. Mi dispiace che il capogruppo della minoranza abbia preso come un attacco personale la mia risposta ad un articolo giornalistico, che a mio avviso perde completamente di vista la reale portata delle modifiche apportate alle norme in argomento, non era assolutamente questa la mia intenzione.
    Il fatto importante, secondo il mio modestissimo parere, è che l'arretramento dal filo stradale era ed è già previsto ed in maniera generalizzata dalle norme vigenti. Non vedo il motivo di questo allarme, del resto se l'arretramento è così dannoso, i nostri ex amministratori, nei precedenti nove anni di mandato, avrebbero potuto tranquillamente eliminarlo. Evidentemente non lo ritenevano meritevole di attenzione, o forse è più semplicemente sfuggito come probabilmente sono sfuggite altre cose........, prendiamo atto di questa nuova sensibilità .... di cui certamente si terrà conto anche in sede di approva zione del Nuovo Piano Particolareggiato del Centro Storico.
    L'importante è non disegnare scenari apocalittici laddove questi non esistono e non possono assulatamente verificarsi, come ho già chiarito in riferimento alla modalità di approvazione del dello specifico Programma dei potenziali arretramenti nonchè deelle modalità di approvazione dei singoli progetti su aree ricadenti in centro storico.

    Cordiali saluti

    Il Vicesindaco
    Assessore all'Urbanistica
    Fabio Lasio

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  5. Per corretezza di informazione e senza polemica alcuna preciso che:
    - in nove anni di mandato abbiamo fatto molto per il centro storico e se in questi anni qualcosa rimane ancora forse un pò di merito lo abbiamo, anche se solo un pochino
    - ricordo al vicesindaco che in tutte le progettazioni (bandi POR e progettazione integrata) il centro storico è sempre stato al centro dell'attenzione e riconosciuto importantissimo come valenza storica e culturale
    - Lei sà bene che abbiamo richiesto e ottenuto finanziamenti per la redazione di un nuovo P.P. e stà imparando quante insidie si nascondono nella macchina amministrativa e nelle continue norme che continuamente "ci bombardano". Ora comincia ad avere un pò di esperienza e alcune cose dovrebbe avere cominciato a capirle e non tutto è oro quello che luccica e che tra il dire e il fare c'è di mezzo molto più che il mare....
    - nessuno ha mai detto che gli arretramenti in centro storico non sono possibili. La norma viene contestata cosi come da voi proposta perchè non chiara, troppo generalizzata e inoltre è sbagliato in questi contesti lasciare la volontarietà al cittadino. Gli arretramenti sono possibili se accuratamente studiati e solo in alcune parti dove il primo impianto non si rileva più
    - Vorrei infine ricordare a Lei e a tutti gli iscritti del PD che il nostro atteggiamento è sempre di assoluta colaborazione naturalmente nel rispetto dei ruoli.Il nostro ruolo, quello dell'opposizione, è quello di fare notare in base alla nostra esperienza, fatta di errori e di cose buone , quello che ci pare non vada nella direzione del mantenimento della nostra identità culturale in questo caso specifico
    - infine, sinceramente, dalle vostre dichiarazioni in consiglio ma sopratutto da quelle del sindaco,si capiva che la dignità del centro storico veniva data dalla larghezza delle strade e dalla distanza delle superfici finestrate....eresia pura.
    cordiali saluti
    Enrico Collu

    RispondiElimina
  6. Per corretezza di informazione e senza polemica alcuna preciso che:
    - in nove anni di mandato abbiamo fatto molto per il centro storico e se in questi anni qualcosa rimane ancora forse un pò di merito lo abbiamo, anche se solo un pochino
    - ricordo al vicesindaco che in tutte le progettazioni (bandi POR e progettazione integrata) il centro storico è sempre stato al centro dell'attenzione e riconosciuto importantissimo come valenza storica e culturale
    - Lei sà bene che abbiamo richiesto e ottenuto finanziamenti per la redazione di un nuovo P.P. e stà imparando quante insidie si nascondono nella macchina amministrativa e nelle continue norme che continuamente "ci bombardano". Ora comincia ad avere un pò di esperienza e alcune cose dovrebbe avere cominciato a capirle e non tutto è oro quello che luccica e che tra il dire e il fare c'è di mezzo molto più che il mare....
    - nessuno ha mai detto che gli arretramenti in centro storico non sono possibili. La norma viene contestata cosi come da voi proposta perchè non chiara, troppo generalizzata e inoltre è sbagliato in questi contesti lasciare la volontarietà al cittadino. Gli arretramenti sono possibili se accuratamente studiati e solo in alcune parti dove il primo impianto non si rileva più
    - Vorrei infine ricordare a Lei e a tutti gli iscritti del PD che il nostro atteggiamento è sempre di assoluta colaborazione naturalmente nel rispetto dei ruoli.Il nostro ruolo, quello dell'opposizione, è quello di fare notare in base alla nostra esperienza, fatta di errori e di cose buone , quello che ci pare non vada nella direzione del mantenimento della nostra identità culturale in questo caso specifico
    - infine, sinceramente, dalle vostre dichiarazioni in consiglio ma sopratutto da quelle del sindaco,si capiva che la dignità del centro storico veniva data dalla larghezza delle strade e dalla distanza delle superfici finestrate....eresia pura.
    cordiali saluti
    Enrico Collu

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  7. Pensiamo sia molto interessante la riflessione che Giuseppe Marci fa nell'editoriale dell'Unione Sarda del 17 novembre 2009, a proposito del governo del territorio, citando proprio le nuove norme di San Sperate.

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