venerdì 19 marzo 2010

NS: Troppi comuni per un distretto




SAN SPERATE. Il sindaco Antonio Paulis ha chiesto alla Regione quello che lui chiama “il restringimento del distretto sanitario del Basso Campidano”.  Il motivo? «L’Area ovest, cioè il nostro distretto, comprende oltre venti comuni che sono fra loro troppo differenti. Si passa da San Sperate a Capoterra, da Siliqua a Domus de Maria e anche Pula, per un totale di ben centoventimila abitanti. In altre parole, è un territorio talmente vasto che diventa impossibile interpretare al meglio le esigenze di tutti i cittadini».  Ecco allora la proposta del sindaco: «Sia chiaro - puntualizza - non vogliamo mettere in discussione il ruolo del distretto, ma la sua disomogeneità rispetto ai servizi sanitari. La risposta alla domanda di salute non può essere frammentaria come adessoo. O, peggio ancora, inefficiente. Abbiamo così deciso di inviare alla Regione la proposta per una revisione dei confini territoriali del distretto».  L’imperativo è passare subito a una nuova mappa: «San Sperate - continua Paulis - potrebbe essere accorpato agli altri centri dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano. E allo stesso tempo è necessario lo scorporo dei paesi più distanti dalla Carlo Felice. Aspettiamo fiduciosi la risposta della Regione».   - Luciano Pirroni

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