giovedì 14 ottobre 2010

Università: SÌ a una vera riforma, NO al DDL Gelmini. Le proposte del PD.


Manca la copertura finanziaria e l'approvazione alla Camera del ddl di riforma dell'universita' slitta di un mese: il testo doveva approdare in aula oggi, per avere una 'corsia preferenziale' prima della sessione di bilancio. Ma poi ieri e' stato calendarizzato venerdi', appuntamento che slittera' visto che, in una riunione, governo (Tremonti e Gelmini) e maggioranza (ha partecipato anche Fli) hanno deciso di lasciare in stand by per un mese il testo, che non cambia, in attesa di risorse che si e' determinati a trovare e soprattutto di rinviarne i voti a dopo la sessione di bilancio, appunto.

Dal PD, si sostiene che quanto accaduto ieri in commissione Bilancio alla Camera ha svelato il bluff del ministro Gelmini che prometteva risorse che in realtà non ci sono. Come sostenuto dai parlamentari del Partito Democratico, “adesso aspettiamo il governo alla prova dei fatti della finanziaria e continueremo ad impegnarci affinchè agli atenei vengano restituiti i fondi e previsti ulteriori finanziamenti visto che le riforme non si possono fare senza risorse.”
E poco importa una eventuale 'bocciatura' della commissione Bilancio che ha rinviato a domani l'esame del testo, perche', secondo chi ha partecipato all'incontro, c'e' la volonta' politica di trovare i soldi. Volonta' che pare lo stesso premier abbia assicurato al ministro Gelmini, la quale, preoccupata e contrariata per lo stop ricevuto, l'aveva chiamato ad Arcore. Dove Berlusconi ha incontrato nella mattinata d'ieri lo stesso Tremonti, con in agenda anche il tema riforma atenei. Anche il sottosegretario Gianni Letta ha dato il suo impegno per il reperimento delle risorse per i ricercatori italiani e per la riforma.

Quello che pesa sono le corpose modifiche apportate in commissione Cultura, in particolare quella che prevede l'assunzione di 9 mila ricercatori: un 'peso' talmente forte secondo il Tesoro, che potrebbe determinare 'effetti finanziari negativi tali da pregiudicare la stabilita' dei conti di finanza pubblica'. Con la Ragioneria della Stato che ha espresso analoghi rilievi.

La Conferenza dei Rettori ha espresso immediatamente 'disappunto e vivo allarme' per la concreta ipotesi di slittamento del voto a dopo la sessione di bilancio del voto in aula alla Camera del Ddl di riforma dell'Universita'', in pratica il rinvio di almeno un mese (il tempo presumibile che sara' dedicato all'analisi dei conti dello Stato). Secondo la Crui, in primo piano c'e' piu' che mai 'la questione delle risorse', ribadendo 'con forza l'esigenza di assicurare al piu' presto i finanziamenti indispensabili'.

Ma da Viale Trastevere si fa notare che in realta' si tratta di uno slittamento dovuto ad un nodo tecnico-politico che potrebbe portare all'approvazione della riforma Gelmini anche entro la fine di novembre, in ogni caso in tempo visto che la legge entrera' in vigore il prossimo anno accademico, il 2011/2012. Certo, viene sottolineato sempre da Viale Trastevere, le risorse necessarie vanno trovate, altrimenti la strada diventerebbe piu' complessa.

Il ministero del Tesoro ha espresso dunque 'parere contrario all'ulteriore corso' di una serie di norme che 'presentano profili di criticita' sotto l'aspetto economico finanziario per le quali si rende necessario, quale condizione imprescindibile perche' il provvedimento possa proseguire il suo iter' una serie di modifiche o 'la loro soppressione'. Tra i punti 'critici' anche il piano di concorsi per 9mila ricercatori universitari tra il 2011 e il 2016. 'L'emendamento - si legge nel testo - prevede l'istituzione di un Fondo per la valorizzazione del merito accademico con dotazione di 90 milioni di euro per l'anno 2011, 263 milioni di euro per l'anno 2012, 400 milioni di euro per l'anno 2013, 253 milioni di euro per l'anno 2014, 333 milioni di euro per l'anno 2015, 413 milioni di euro per l'anno 2016 e 480 milioni di euro per l'anno 2017. Il fondo e' finalizzato alla chiamata di 1.500 professori di seconda fascia per ciascuno degli anni compresi nel periodo 2011-2016 e a valorizzare il merito dei professori e ricercatori universitari inquadrati nella prima progressione economica'.

'Circa la copertura utilizzata si fa presente che le risorse iscritte sul Fondo per gli interventi strutturali di politica economica' sono 'interamente destinati all'attuazione della manovra di bilancio relativa all'anno 2011'. Si aggiunge infine che il citato Fondo risulta 'incapiente a decorrere dall'anno 2012, rispetto agli oneri indicati nell'emendamento'.

Intanto, si tiene a Cagliari, lunedì 18 ottobre 2010 alle ore 17:30, presso l'Aula Magna della Facoltà di giurisprudenza - Via Nicolodi 102, il convegno dal titolo "SÌ a una vera riforma, NO al DDL Gelmini. Le proposte del PD".

Partecipano studenti, ricercatori, docenti e istituzioni. Intervengono:
* Silvio Lai, segretario regionale PD
* Caterina Pes, deputato Comm. Istruzione
* Marco Meloni, resp. Università e ricerca Segreteria nazionale PD

L'evento è promosso da PD Università e ricerca – PD Sardegna - Giovani Democratici
(Fonte ANSA).

Nessun commento:

Posta un commento