domenica 20 febbraio 2011

Sappiate andare più avanti di quello che ha saputo fare la mia generazione


"... Pensando alle giovani. Penso a tre cose. Il Governo, il lavoro. Un'idea diversa di società: la scoperta dell'altro, la relazione con l'altro, la mitezza. Non basta essere leader, ma come si vuol essere leader? Quale leadership? Quali modelli?
Noi, con grande radicalità, dobbiamo liberarci da ogni forma di subalternità al berlusconismo. Dobbiamo esercitare una leadership di persone normali che condividono la vita con persone normali. Che non dicono io. Che non hanno il senso esasperato dell'apparire.
Lo direi ad una giovane: guarda che forse nell'immediato conta più quanto appari. Ma poi, con il passare degli anni ti ritrovi con le donne che ti dicono "Mi ricordo quello che hai fatto". Non quello che hai detto o come sei apparsa! Ricordatevelo.
E allora i beni comuni, la politica, la generosità. Noi abbiamo bisogno di tanta generosità nella politica. E noi donne, dobbiamo essere esempio. Questa conferenza ha anche il senso del passaggio del testimone. Voglio che una nuova generazione di donne diventi leader di questo partito! Voglio che una nuova generazione di donne diventi leader di questo partito! Altrimenti mi sento una sconfitta.
E alle giovani, voglio dire una cosa. Bisogna saper riconoscere le madri. Anzi, il problema della Repubblica è che bisogna riconoscere una genealogia femminile. In un paese in cui ci si dimentica persino di Nilde Iotti e Tina Anselmi. Dobbiamo costruire una genealogia femminile. Madri e figlie.
E alle giovani direi: sappiate andare più avanti di quello che ha saputo fare la mia generazione. Siate leader in prima persona. Non siate soltanto le fedeli alleate dei leader, ma siate leader in prima persone. Per essere leader in prima persona, però bisogna essere generose e fare un grande gioco di squadra. Altrimenti si è soltanto delle solitarie e l'esperienza ci dimostra che le solitarie individue non conoscono nessuna autorevolezza."

Livia Turco
Conferenza Democratiche, Roma 18 febbraio 2011

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