martedì 15 marzo 2011

Ordine del Giorno - Nucleare

Vista l'attualità del tema, riproponiamo l'Ordine del Giorno sul Nucleare approvato dall'Assemblea nazionale 4-5 febbraio 2011 a Roma.


L’Assemblea nazionale del PD

considerato che

nella prossima primavera si voterà su una serie di referendum, tra cui quello relativo al piano nucleare del Governo;

purtroppo lo strumento referendario è stato logorato, oltreché da un uso talvolta improprio, dal mancato raggiungimento del quorum, che si conferma da 16 anni e 24 referendum. Anche per questo come Partito Democratico non abbiamo promosso referendum e riteniamo che questo istituto debba essere profondamente riformato affinché torni a rappresentare un importante ed efficace strumento di democrazia diretta su scelte di grandi rilievo per la vita del Paese;

la campagna referendaria costituirà in ogni caso una importante occasione di dibattito pubblico sui temi dell’energia, e di pronunciamento da parte degli elettori su una questione di grande valore strategico sia da punto di vista ambientale che economico;

evidenziato che

la contrarietà al piano nucleare del governo è già stata ripetutamente espressa dal Pd attraverso pronunciamenti del segretario nazionale, dei gruppi in Parlamento e nelle Reagioni, oltre che in documenti ufficiali del partito e nella piattaforma della manifestazione nazionale dell’11 dicembre scorso;

sottolineato che

tale posizione non nasce da un approccio ideologico alla questione del nucleare, ma da motivazioni concrete e razionali legate a valutazioni di carattere economico e tecnologico, oltre che ambientali;

ribadisce

l’impegno per una strategia di modernizzazione ed innovazione del sistema energetico italiano che - nel rispetto degli obiettivi europei per l’energia e per il clima - abbia come priorità l’ efficienza e il risparmio energetico; lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili; l’uso delle migliori tecnologie nella produzione di energia da fonti tradizionali; la diversificazione negli approvvigionamenti di gas anche attraverso la realizzazione delle necessarie infrastrutture di rigassificazione; la modernizzazione della rete di distribuzione anche finalizzata a promuovere modelli di produzione diffusa di energia e di autosufficienza energetica; la riorganizzazione dell'offerta a prezzi più concorrenziali per le imprese e per gli usi domestici;  il sostegno alla ricerca e alla innovazione tecnologica, compreso l’impegno dell’Italia nelle attività di ricerca per nuove tecnologie  nucleari in grado di risolvere, tra gli altri, i problemi connessi alla produzione di scorie radioattive e alla sicurezza; la gestione della chiusura del ciclo del vecchio nucleare con lo smantellamento delle centrali e la messa in sicurezza delle scorie;

si impegna

1) a sviluppare la più ampia iniziativa politica in tutto il paese attorno alle proposte del PD per la modernizzazione e l’innovazione delle politiche energetiche, per l’ambiente e la green economy, per l’occupazione e la competitività delle imprese;

2) a presentare, attraverso i propri gruppi parlamentari, una proposta di riforma dello strumento referendario che preveda tra l’altro l’aumento delle firme necessarie per la presentazione di quesiti referendari e l’abbassamento del quorum per la sua validità;

3) a promuovere la partecipazione al voto, dando indicazione di votare SÌ alla abrogazione delle norme sul piano nucleare.

In considerazione di quanto descritto, il Partito Democratico si impegna inoltre, attraverso i propri rappresentanti nelle Regioni, nelle amministrazioni locali, nella Conferenza Stato-Regioni e nella Conferenza Stato-Città, ad esprimersi in tal senso attraverso pareri, mozioni ed atti di indirizzo.

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