Pubblichiamo l'ordine del giorno approvato dall'Assemblea regionale del PD Sardegna lo scorso 26 Marzo 2011.
Ordine del Giorno
L’Assemblea regionale del Partito Democratico della Sardegna,
SENTITA la relazione del segretario e il successivo dibattito che riconosce e valorizza in continuotà con il progetto di governo della scorsa legislatura l'investimento sulla conoscenza e valorizzazione della cultura e dell'identità sarda, la tutela dell'ambiente e del paesaggio, del percorso di riforme volte alla semplificazione, alla trasparenza e all'efficienza amministrativa, il confronto con lo Stato finalizzato alla massima responsabilità e autodeterminazione per la Sardegna, le riforme del sistema sanitario e sociale volte al miglioramento della qualità, alla personalizzazione dei servizi ed al recupero dell'efficienza, garantendo trasparenza, meritocrazia e separatezza rispetto alla politica;
PRESO ATTO del superamento della maggioranza scatria dall'ultimo Congresso regionale e delle modalità basate sulle appartanenze che hanno caratterizzato anche il recente passato del Pd in Sardegna;
RITENUTO di dover condividere le responsabilità di guida del Partito, giudicando più rilevante la prospettiva che può condurre ad unire le diverse sensibilità del Partito rispetto alle ragioni delle divisioni del passato;
RITENUTO altresì di non dover sprecare l'attuale crisi e di volere, al contrario, cogliere l'opportunità di costruire un partito-comunità, "casa di tutti" (sia fisica che politica), slegato da logiche di appartenenza relative a passate esperienze partitiche e sostenuta da un forte progetto politico, in grado di caratterizzare, rendere attraente la partecipazione attiva dei cittadini e orienare l'azione dei democratici sardi per i prossimi anni;
CONSIDERATO necessario prevedere regole di adesione al Partito chiare e trasparenti, sia attraverso l'iscrizione tradizionale che preveda commissioni di tesseramento e indicazione di luoghi e giorni stabiliti ed ampiamente pubblicizzati per poter aderire facilmente durante tutto l'arco dell'anno, sia attraverso l'iscrizione on line, che certifichi l'identità ed il pagamento personale di ciascun aderente;
VALUTATO fondamentale recepire nello Statuto l'insicazione di un Partito democratico sardo autonomo, federato con il Pd nazionale, ai sensi dell'art. 13 dello Statuto nazionale;
RITENUTO improcrastinabile ed urgente porre in essere ogni utile iniziativa in grado di superare le divisioni ed i contrasti interni attraverso un contesto di responsabile dialogo, di convergenza nella definizione del progetto politico e programmatico dei democratici della Sardegna;
RICHIAMATA la responsabilità di tutti i democratici sardi di affrontare con la massima unità. impegno e determinazione la prossima scadenza delle elezioni amministrative nella considerazione del rilevante significato politico ed istituzionale per la prospettiva del centrosinistra sardo,
IMPEGNA IL SEGRETARIO REGIONALE:
a) a dare avvio ad un lavoro unitario per la costruzione della "casa comune" dei democratici sardi, di un nuovo Statuto del Pd sardo in linea con le aspirazioni di una nuova autonomia regionale, di regole più trasparenti in materia di adesione e tesseramento al Partito, di tesseramentop on line e di definizione di un Partito complessivamente più aperto e dialogante attraverso più efficaci ed innovativi modelli organizzativi;
b) a dar luogo entro il prossimo mese di luglio ad una specifica Assemblea programmatica regionale, che proponga temi e contenuti del progetto politico e programmatico del Pd sardo per le prossime sfide nazionali e regionali, a partire dalla positiva esperienza riformista della passata legislatura e saldamente legata ai temi dell'identità regionale, della conoscenza, della solidarietà e dell'efficienza e moralità della pubblica amministrazione;
c) a celebrare entro il 31 gennaio 2012 il congresso del nuovo Pd sardo ai sensi dell'art. 13 dello Statuto***, in grado di portare a sintesi, nella massima condivisione possibile, un forte progetto politico e programmatico capace di costruire la nuova stagione della responsabilità e dell'autogoverno della Sardegna;
d) a dare luogo ad una immediata ricostituzione unitaria degli organismi (segreteria politica, forum ed incarichi assembleari), caratterizzati dalla massima trasparenza e dal perseguimento quotidiano della coesione necessaria alla costruzione di una vera comunità politica dei democratici sardi;
e) a guidare, attraverso una gestione unitaria e paritaria, il Pd della Sardegna al pieno conseguimento degli obiettivi fissati nel presente ordine del giorno.
Estratto dallo Statuto Nazionale.
***Articolo 13.
(Accordi confederativi)
1. Qualora in una regione a statuto speciale o in una provincia autonoma si realizzino le condizioni per costituire una forza politica capace di rappresentare l’elettorato di orientamento Democratico, il Partito Democratico, a fronte della reale adesione locale al progetto, stabilisce con essa un rapporto confederale. L’accordo è deliberato dalla Assemblea nazionale a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
2. L’accordo confederativo implica che il partito locale si riconosca nelle liste del Partito Democratico per il Parlamento nazionale ed europeo ed abbia la facoltà di presentare propri candidati all’interno delle medesime liste. Per le elezioni regionali e locali l’accordo confederativo comporta la rinuncia del Partito Democratico a presentare proprie liste ovvero la regolare presentazione di liste elettorali comuni con il partito locale confederato.
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