Con l'approvazione del decreto, Berlusconi e il suo governo azzerano un fondamentale strumento di indagine, con pesanti ripercussioni su prevenzione e sanzione dei reati e sul diritto di cronaca. In particolare il decreto riduce a 2 mesi il periodo in cui è possibile effettuare intercettazioni ambientali per tutti i reati, tra cui l'omicidio, con la conseguenza che molti delitti resteranno impuniti.
La pubblicazione delle intercettazini sui giornali viene poi sanzionata, in base al decreto, con la detenzione da un minimo di 30 giorni ad un massimo di un anno, nei casi in cui sia stata ordinata la distruzione dell'intercettazione pubblicata. In questo modo il governo anulla un importante strumento di controllo dell'opinione pubblica su chi ricopre incarichi istituzionali, in quanto protetti dall'immunità garantita dal Lodo Alfano.
Per denunciare questa azione di forza del governo, che con il ricorso alla fiducia, mette il bavaglio a Parlamentari, giornalisti e magistrati, è indispensabile una grande mobilitazione dei cittadini.
L’iniziativa è prevista per il prossimo venerdì 26 giugno alle ore 18.30 in Piazza del Carmine.
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