Per Giulia ieri era la prima esperienza provinciale all’interno del PD. Come ogni prima esperienza, immagino fosse carica d’aspettative. Per Barbara invece, già compagna di diverse esperienze democratiche, era l'occasione per uno scambio d'opinioni, forse anche per riprendersi dai troppi mal di pancia che questo Piddì ci ha regalato. Ci eravamo sentite qualche giorno prima, scambiandoci opinioni e pareri su quello che sarebbe dovuto essere la Convenzione Provinciale di Cagliari, senza prevedere quello che in realtà sarebbe accaduto.
Ieri era anche la prima occasione ufficiale per ciascun Circolo di poter esprimere il proprio punto di vista sul Congresso, un momento di confronto atteso da molti, specialmente dopo anni d’inesistenza di un livello di discussione provinciale.
È andata invece diversamente. Dopo l’accredito di tutti i delegati e l’organizzazione dei lavori è stato possibile ascoltare solo la relazione introduttiva del presidente Franco Trudu e i saluti ai delegati del commissario Achille Passoni. Si ci era posti il termine delle 11.15 come termine della presentazione dei delegati alla Convenzione Nazionale dell’11 Ottobre e contestualmente sarebbe dovuta iniziare la presentazione delle tre mozioni nazionali e successivamente il dibattito.
Per permettere alle tre mozioni di compilare le rispettive liste, il presidente, in accordo con il Garante Antonio Biancu, ha concesso una pausa di 15 minuti. Da questo momento, uno spettacolo indecoroso per un partito democratico che aspira a definirsi tale. Entro il termine fissato erano pervenute solo le liste della Mozione Franceschini e della Marino. La mozione Bersani, riunita in un saloncino vicino, ha rallentato i lavori dell’intera convenzione sino a mezzogiorno e un quarto, impedendo di fatto di poter votare le liste e procedere con la discussione. Una volta rientrato in sala il Garante, che partecipava alla riunione della mozione Bersani in modo assolutamente incoerente con il ruolo che ricopriva, è stato possibile modificare l’ordine dei lavori e permettere ai delegati Franceschini/Marino di votare le rispettive liste. A questi ultimi è stato poi comunicato che avrebbero potuto lasciare la Convenzione per permettere alla Bersani di risolvere in tranquillità i propri problemi interni. A seguito dell’intervento di Tore Corona, membro della Commissione Regionale per il Congresso, che pur non auspicando la presentazione di una seconda lista, richiamava i delegati della Bersani ad essere protagonisti nella scelta dei delegati da mandare a Roma, è intervenuto l’on Marco Meloni per scusarsi con l’Assemblea e giustificare il comportamento della propria mozione come frutto “della eterogenea composizione” della propria mozione, che di fatto necessita di maggior tempo per trovare una soluzione unitaria e condivisa.
Sta di fatto che i delegati all’Assemblea Nazionale per la Franceschini, scelti con criteri che in un futuro dovranno essere maggiormente trasparenti, sono stati gli unici ad ottenere un favore unanime. Rumoreggiare in Convenzione sulla scelta dell’unico delegato per la Mozione Marino, in cui forse si erano riposte maggiori aspettative di cambiamento e da cui probabilmente ci si aspettava maggiore coraggio. Qualche fischio e qualche mugugno alla lettura dei delegati per la Mozione Bersani, con una delegata che ha esplicitamente chiesto di poter votare sui singoli nomi e non l’intera lista. Questi i delegati per la provincia di Cagliari alla Convenzione Nazionale: Marco Meloni, Fabiola Nucifora, Emanuele Sanna, Cristina Milia per la Mozione Bersani; Stefania Spiga e Marco Betzu per la Mozione Franceschini; Graziano Milia per la Mozione Marino.
Terminata la conta e la votazione tutti a casa. Da registrare l'assenza di forse troppi consiglieri regionali e parlamentari cagliaritani, che pure erano stati invitati a partecipare ai lavori. Molti musi lunghi, un certo rammarico tra i veri protagonisti di questa domenica, i delegati, e francamente, non certo un buon inizio per la seconda fase congressuale. Si è sprecata un’occasione di confronto in previsione delle Primarie del 25 Ottobre, vista anche la reale voglia di partecipazione che si era registrata in Assemblea.
Sperando che la mia amica Giulia non abbia perso completamente la voglia di impegnarsi nella costruzione del PD e che la mia amica Barbara non perda l'orgoglio e la grinta per continuare a lottare, a testa alta, come ha sempre fatto.
Sperando che si comprenda che radicare il PD sul territorio non significa limitarsi alla costruzione dei circoli, al conferire incarichi e deleghe, bensì significa intercettare le preoccupazioni, le angosce dei cittadini e lavorare per fornire loro risposte concrete.
Sperando che dal 26 ottobre si ricominci a fare Politica con un’impronta diversa e, chiunque sia il vincitore, abbia il sostegno sincero di tutti.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA GIULIA:
RispondiEliminaAnalisi attenta e dettagliata la tua Stefania.
Sono arrivata all’Holiday Inn con mille dubbi. Impreparata sui meccanismi di una Convenzione Provinciale, ho sorvolato sul poco preavviso (sinonimo di organizzazione mediocre) e ho messo da parte impegni precedenti convinta che avrei avuto l’occasione di assistere al confronto tra vecchie e nuove leve, convinta che la mia presenza e il mio voto fossero importanti, convinta che avrei dissolto ogni dubbio su questo tormentato PD. Aspettative deluse.. ho avuto si qualche occasione di confronto con te, coi miei accompagnatori e con altre persone che mi sono state presentate. Ma per il resto, come hai ben sottolineato tu, ho potuto assistere solo ad uno spettacolo indecoroso. La mia presenza ed il mio voto erano assolutamente inutili e c’è chi, per sottolinearlo (anche se la polemica aveva poco senso) ha sollevato la mano per tutte e tre le mozioni, votando anche contrario e astenuto. Una barzelletta. E a cosa è servita la mia manina? A votare chi non si rende conto che è ora di lasciare spazio ai giovani? Sono davvero contenta che tu e Marco Betzu (se non sbaglio mi hai detto anche lui non ancora 30enne) siate stati delegati per la Convenzione Nazionale, che immagino, e spero, sarà un attimo più seria di quella tenutasi ieri in quel di Cagliari.
Aspetto fiduciosa il 25 ottobre, sperando in una svolta, indipendentemente dal risultato. Perché vedo te, il tuo impegno, la tua passione, la tua grinta.. e mi vien voglia di andare avanti. Ma vedo tutto il resto e perdo ogni stimolo. Provo a tener duro e continuo a guardare te, grazie per le risposte alle mie mille domande, tante ancora ne avrò se continuerò per questa strada.
La tua amica Giulia
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MARCO BETZU:
RispondiEliminaBè, i rappresentanti della Franceschini sono stati scelti con criteri assolutamente trasparenti:
1. E' stata fatta una proposta sul mio nome e su quello di Stefania;
2. I delegati sono stati avvertiti che chiunque di loro, se non fosse stato d'accordo, avrebbe potuto presentare una candidatura alternativa;
3. La prima (e unica) proposta è stata portata all'attenzione dei delegati che quasi all'unanimità (solo 2 voci contrarie) l'hanno accolta.
Sugli altri bè, sicuramente non una bella dimostrazione di democrazia: i fischi che hanno accompagnato la lettura dei nomi la dice lunga sul malessere dei delegati bersaniani.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA BARBARA:
RispondiEliminaciao a tutti,
ieri ho assistito a una farsa,come Stefania sa, vengo dai DS e da anni sono delegata dai compagni al congresso provinciale...congresso e non farsa.sono una convinta sostenitrice di Bersani, e lo faro' ancora nonostante cio' che e' successo ieri....Sui delegati? e' sempre antipatico parlare dei singoli compagni..cio' che e' mancato e' la condivisione dei criteri,e' stata fatta una scelta sulla base della veccHia appartenenza politica ante pd...una scelta becera,vecchia politica anni 80.
VOGLIO ESSERE OTTIMISTA PERCHE' E' IL PD LA MIA CASA POLITICA.
STIAMO A VEDERE.un abbraccio
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA Federica Garau
RispondiEliminaNel mio piccolo considero che di democratico ieri c'è stato davvero poco, se vogliamo insegnare la democrazia... sono cmq felicissima per te e Marco naturalmente. I nomi per la Bersani sono stati considerati da chi li ha decisi giusti in relazione al fatto che sono conosciuti e dunque maggiormente suscettibili di voto. Io invece credo che qualche nome semisconosciuto avrebbe fatto solo bene ad un partito che come sempre, nonostante gli input ricevuti dall'elettorato, si chiude in se stesso al fine di mantenere i soliti assetti di potere.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA Rosa Spanu
RispondiEliminaSi chiude e ha paura anche della propria ombra, in piena sindrome da stato d'assedio. Si, sono d'accordo con te, e mi piacerebbe davvero vedere che i confronti si aprono, che sono franchi e leali, e che ci si sente - comunque - dalla stessa parte.