Ho letto il messaggio in ricordo della professoressa Giovanna Cerina, scritto da Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo Diritti e Riforme e ho stentato a credere fosse già passato un anno dalla scomparsa.
Molti di noi, anche quelli che come me hanno avuto l’onore di conoscerla solo in occasioni “formali”, facciamo una certa fatica a rassegnarci all'idea che quella donna così garbata, tenace e brillante, non ci sia più.
La sua carriera, in tutti i campi, accademici, politici e istituzionali ho sempre pensato avesse dello straordinario: ebbe una carriera illuminata e prestigiosa perché in ogni incarico portava l’acutezza della studiosa e la passione degli ideali. Credo tuttavia, che il suo tratto indimenticabile fosse la dote di grande umanità e generosità e la sua umile disponibilità al servizio, all’impegno rigoroso e continuo.
E' dovere di tutti noi, anche per chi, come me, è entrato in contatto con lei solo per un periodo di tempo molto breve, far si che non venga dissipato l’insegnamento che ci ha lasciato, che non si smarrisca il suo ricordo, anzi, che se ne ravvivi la memoria e la consapevolezza del suo alto impegno.
Voglio ricordarla semplicemente così la professoressa Cerina, una donna di cultura.
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