È ripartita la campagna elettorale sansperatina per il ballottaggio alle Provinciali. Ieri una breve, quanto proficua passeggiata in centro con Graziano Milia, ha dato l’avvio agli ultimi decisivi dieci giorni che ci separano dal voto.
Proseguiremo il porta a porta da lunedì prossimo, ogni giorno fino a venerdì 11 giugno, dalle 18.30 (consueto punto d’incontro al circolo). Mercoledì 9 dalle 9.30 saremo presenti al mercatino di Piazza 1° Maggio per il volantinaggio e il banchetto per la raccolta firme a favore dell’acqua pubblica.
Ogni voto sarà importante. Proprio perché avvertiamo, purtroppo, che anche stavolta in molti rinunceranno al diritto/dovere di esercitare il proprio voto.
Pensiamo che questo sia un errore! Siamo consci del fatto che andare a votare in una fase di crisi che suscita in tanti cittadini preoccupazione e ansia, sia quantomeno difficile. Ma noi pensiamo che una parte delle risposte che i nostri concittadini si aspettano dipenda anche da chi amministrerà la nostra Provincia.
Crediamo che il progetto di Graziano Milia, sia il più credibile: un’amministrazione attenta ai servizi sociali più efficienti per anziani e famiglie con interventi realizzati attraverso i PLUS, agli asili nido, chiara sulle politiche ambientali, contraria al nucleare, più attenta alle esigenze del mondo del lavoro e delle imprese, come nel caso del microcredito rivolto alle imprese, con cui oltre a erogare i prestiti la Provincia sarà garante sia nei confronti delle banche che dell’Agenzia delle Entrate. Nei due anni da cui è attivo il microcredito la Provincia ha erogato prestiti per quasi 600.000 euro e le somme restituite sono subito messe a disposizione di altre famiglie, cittadini in situazioni disagiate, lavoratori atipici. Esempi chiari di un’amministrazione attenta. Pensiamo poi agli interventi nel campo delle politiche giovanili, la consulta provinciale, della sicurezza stradale e della cultura.
Domenica e lunedì andiamo a votare. Facciamo capire a questo governo, regionale e nazionale, che noi non ci stiamo, che non siamo più disposti ad accettare passivamente qualsiasi cosa.
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