SAN SPERATE. Dalle caratteristiche bertulas con le tradizionali sacche di lana alle collanine, dalle sciarpe alle pantofole. Per arrivare alle installazioni dei giardini verticali con arbusti inseriti in piccoli contenitori. Eppoi, arazzi e tappeti. E altri accessori per un abbigliamento originale. Sono le creazioni dell'associazione "Il gregge del feltro a mano" che ha esordito in occasione delle diverse vetrine artigianali per la Sagra delle pesche richiamando un numero crescente di visitatori. Il sodalizio - ideato da Pietrina Atzori, Laura Cossu e Simona Ledda - ha dato vita al progetto per la lavorazione della lana. ‹‹Una piattaforma - sottolineano le ideatrici dell'iniziativa - che permette alla produzione isolana di essere valorizzata. Non dimentichiamo infatti che il settore agropastorale con la pecora costituisce un punto focale dell'economia sarda. Il programma è stato pensato perché la lana non possa più essere un materiale da dismettere, ma da recuperare per la salvaguardia del nostro ambiente, trasformandosi così in un prodotto vitale del sistema economico. Dunque, basta pensare alla lana come rifiuto, con grave danno per i pastori e per la Sardegna, occorre voltare pagina con il recupero della produzione››. Ecco, allora, le diverse tecniche di lavorazione: dalla tessitura alla feltratura, sino alla tintura degli articoli. Da non trascurare poi l'utilizzo delle mani come strumento terapeutico per una migliore qualità di vita: ‹‹La nostra è una scommessa nata quasi per scherzo - rimarcano Pietrina Atzori, Laura Cossu e Simona Ledda - Abbiamo iniziato da un laboratorio per il recupero e la realizzazione di oggetti in lana, poi siamo passate alla tintura dei materiali e alla costruzione di oggetti artigianali tipici dell'Isola».(lp)
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