martedì 9 agosto 2011

Quei mille colori di San Sperate


dall'inviato Paolo Matteo Chessa
SAN SPERATE. Neanche la canicolare temperatura della prima domenica d'agosto ha fermato i lavori nella parte alta del centro storico. Nello specifico in via Vittorio Emanuele, dove anche avant'ieri gli operai armati di rulli e secchi hanno continuato a stendere sull'asfalto nero la speciale malta sintetica, che in questo caso ha trasformato in color verde pistacchio una piccola piazza.  O per essere più precisi, uno slargo che s'incontra in direzione della via Decimo. Domenica d'agosto, si è detto, e per di più caldissima. Ma questo non ha scoraggiato quanti si sono spinti sin qui, nel paese-museo, con la dichiarata curiosità di vedere questo centro storico trasformato in arcobaleno. Sì, perché la singolare notizia dell'asfalto in technicolor continua a rimbalzare in ogniddove, alimentando domande e curiosità.  Non male - diciamolo - per un'idea-progetto nata quasi per caso nel 2007, durante la rassegna artistico culturale Cuncambias, quell'anno dedicata al tema del mare, quando ai componenti dell'associazione Antas Teatro venne in mente di far ricorso agli atomizzatori utilizzati in agricoltura per colorare d'azzurro (con calce e grassello) la via Vittorio Emanuele. Come il mare, appunto. Tant'è che nel rione San Giovanni vennero sistemate anche le sdraie, un centinaio di ombrelloni e persino una grande barca: «Sì, è vero, andò così. Quella fu infatti l'idea embrionale che ha poi portato all'attuale progetto chiamato "Colore Identità"...», conferma Giulio Landis, leader di Antas Teatro.  Il resto è venuto da sè qualche mese dopo con la rassegna proposta dall'associazione "Noarte" - presieduta dal poliedrico scultore Pinuccio Sciola - quando l'artista-operatore culturale Mariano Corda coinvolse i ragazzi delle scuole, che colorarono la strada e ci disegnarono sopra. Di lì a oggi il passo è stato breve, pur essendosi trasformato in questo coloratissimo progetto, che vede in campo lo studio "Officinevida" e lo stesso Pinuccio Sciola.  Una gradevolissima novità, sulla quale però qualcuno ora solleva degli interrogativi d'ordine - chiamiamoli così per comodità di termine - pratico. Uno su tutti: originariamente nel progetto (finanziato dalla Regione con circa 250mila euro) si prevedeva l'utilizzo di asfalto colorato. Invece in corsa si è ripiegato sull'asfalto tradizionale (nero), sul quale vengono poi stesi i colori. Ma quanto resisteranno?

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