Pubblichiamo la lettera che oggi Silvio Lai ha inviato ai componenti dell'Assemblea Regionale.
Carissime democratiche, carissimi democratici,
nei giorni scorsi abbiamo raggiunto finalmente il primo degli obiettivi che ci eravamo posti.
Il Partito Democratico in Sardegna ha completato l’insediamento dei suoi organismi dirigenti in tutte le province e i comuni, a meno di tre mesi dalle primarie del 25 ottobre. È un risultato importante del quale dobbiamo essere tutti orgogliosi che ci mette al passo con il resto delle regioni italiane.
La mia opinione è che dobbiamo completare rapidamente la definizione della nostra agenda interna per essere in grado di affrontare in maniera organizzata la sfida delle prossime elezioni amministrative nelle otto province e negli oltre 150 comuni in tutta l’isola.
Il 30 gennaio saranno insediate le 8 assemblee provinciali, saranno eletti i presidenti e le direzioni a cui i segretari provinciali comunicheranno nei giorni successivi le loro segreterie. La prima convocazione, quella del 30 gennaio, contemporanea in tutte le province delle assemblee provinciali sarà anche l’occasione per un confronto aperto con le forze politiche e le rappresentanze sociali ed economiche, per proporre le idee del Partito Democratico per la Sardegna e per ogni provincia, per un confronto che apra la campagna delle amministrative.
Nel frattempo il nostro compito è quello di definire in maniera rapida e conclusiva il sistema di regole a cui ci riferiamo. Per questo all’ordine del giorno della nostra assemblea regionale c’è lo Statuto del Partito Democratico della Sardegna.
Nella Direzione del 18 gennaio a Cagliari ho proposto un percorso, che in quella sede è stato condiviso, che prevede la convocazione dell’assemblea regionale in due sedute, la prima il 23 gennaio e la seconda il 6 e il 7 febbraio.
Nella prima seduta l’assemblea discuterà su uno schema di statuto, basato sul lavoro svolto nel precedente mandato e sull’esperienza di questi mesi, concentrando la discussione sui temi politici che durante il congresso sono stati affrontati: l’elezione degli organismi, la funzione degli iscritti, i limiti di mandato, la regolamentazione delle primarie. In quella occasione potremo nominare una commissione rappresentativa e agile che avrà il compito di raccogliere gli emendamenti al testo che ogni componente dell’assemblea potrà proporre entro una data antecedente l’assemblea successiva che sarà convocata dopo 15 giorni.
Nella seconda seduta l’assemblea si riconvocherà per votare il testo dello statuto e gli emendamenti proposti in modo da concludere il lavoro in un tempo rapido, necessario per poterci concentrare sul lavoro politico che ci aspetta. Potremo così consentire alle assemblee provinciali e comunali di lavorare, dal 10 febbraio in poi, con regole certe per decidere su alleanze e candidature in un contesto definito e deciso.
Quindi il prossimo sabato 23 ci impegneremo in un dibattito generale sullo statuto e sui temi più importanti ad esso connessi, mentre nella successiva assemblea passeremo al voto degli articoli e degli emendamenti, sino al voto conclusivo, sciogliendo nella piena sovranità dell’assemblea tutti i nodi sul tappeto.
Sono consapevole di proporvi un percorso intenso e impegnativo ma sono convinto che solo un’agenda come questa ci consenta di affrontare con il massimo della responsabilità gli impegni successivi, chiamando tutto il partito al massimo impegno e alla massima condivisione.
A presto,
Silvio Lai
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