mercoledì 27 gennaio 2010

Note sulla bozza di Statuto del Pd della Sardegna

Pubblichiamo anche le "Note sulla bozza di Statuto del Pd della Sardegna", messe a disposizione del Regionale, che riassumono le criticità più importanti.

1. Durante lo scorso mandato assembleare lo statuto è stato demandato ad una
commissione presieduta da Piersandro Scano che ha prodotto una bozza molto
rifinita di statuto regionale ordinario. Da quella bozza si può partire aggiornandola
con le tematiche che sono state affrontate con il congresso e l’esperienza fatta.

2. I nodi da affrontare in particolare sono: iscrizione e residenza, modalità di
elezione degli organismi dirigenti, regolamentazione delle primarie, durata dei
mandati nelle istituzioni.

Iscritti e residenza
3. Sulla residenza e l’appartenenza al circolo la bozza di statuto resta aperta. Va
tenuto in considerazione che alcuni statuti regionali che hanno derogato alla norma
rigida di iscrizione nel luogo di residenza non sono stati ancora approvati dalla
direzione nazionale del Partito Democratico.

Modalità di elezione degli organismi
4. Nella proposta di statuto gli organismi comunali sono eletti dagli iscritti mentre
sui provinciali e sul regionale l’elezione coinvolge anche gli elettori.
Nel livello provinciale gli elettori sono chiamati a scegliere il segretario provinciale
se nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza dei voti validamente espressi.
In questo caso i due candidati più votati partecipano ad una elezione aperta anche
agli elettori che scelgono il segretario cui viene attribuito un premio di
maggioranza sino al 60% dell’assemblea.
Nel livello regionale resta la norma già utilizzata ma il voto degli iscritti seleziona i
due candidati più votati (non tre) che vanno alle primarie aperte agli elettori. Anche
qui si applica un premio di maggioranza sino al 60%.

Regolamentazione delle primarie
5. Le primarie sono sempre primarie che vengono convocate dalla assemblea
regionale su richiesta del livello territoriale interessato. Si partecipa liberamente
alle primarie, raccogliendo un numero di firme omologo a quello necessario per il
livello politico corrispondente. Non si celebrano primarie se: a) c’è un solo
candidato, e b) il candidato uscente al primo mandato del Pd viene riproposto dalla
maggioranza degli aventi diritto dell’organismo corrispondente o c) se su richiesta
della coalizione i 3/5 dell’organismo assembleare del Pd del livello corrispondente
accetto la proposta di candidato e di alleanza.

Limite dei mandati
6. La proposta dello Statuto, analogamente allo Statuto nazionale prevede tre
mandati ma tra il secondo e il terzo, il livello territoriale corrispondente deve
approvare a maggioranza la candidatura per il terzo mandato.

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